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"Chiediamo la cittadinanza onoraria per Piero Nava, testimone di giustizia"

L'appello dell'associazione Upper di Monte Marenzo a sindaco e Consiglio comunale

"Il 29 ottobre si è celebrata la ricorrenza del Beato Rosario Angelo Livatino, proclamato beato il 9 maggio 2021. Il 'giudice ragazzino' era stato assassinato la mattina del 21 settembre del 1990 mentre, solo, senza scorta, andava in tribunale. Scriviamo questa lettera perché, a nostro avviso, c’è una storia che si intreccia a filo doppio con quella del Giudice Livatino: quella di chi ha assistito al suo omicidio e che non si è voltato dall’altra parte".

Inizia così l'appello pubblico dell'Associazione Upper - Un Paese per star bene - di Monte Marenzo, il cui presidente Sergio Vaccaro ha scritto una lettera al sindaco di Monte Marenzo per chiedere di concedere la cittadinanza onoraria a Piero Nava, testimone di giustizia che visse per un periodo proprio nel comune della valle San Martino e al quale è stato di recente dedicato il libro "Io sono nessuno" scritto dai giornalisti lecchesi Paolo Valsecchi, Lorenzo Bonini e Stefano Scaccabarozzi.

"Ci riferiamo a Piero Nava, primo testimone di giustizia in Italia - spiega Vaccaro rivolgendosi al sindaco Paola Colombo - Non un pentito e non un Magistrato, semplicemente un cittadino che ha fatto il suo dovere. Proprio nel nostro paese, a Monte Marenzo, per molti anni, Piero Nava ha vissuto fino a poco prima di quella fatidica data, quando si trovò sulla strada tra Enna e Agrigento per raggiungere un cliente. Nava era un rappresentante di commercio, vide una Fiesta incidentata, due giovani con la pistola, e uno che fugge giù dalla scarpata, gli altri che lo inseguono. Nava pensa a una rapina e cerca subito qualcuno della Polizia. Non sa ancora, in quel momento, che la sua vita sta per cambiare per sempre. A distanza di 31 anni da quel tragico agguato infatti è ritenuto ancora 'soggetto a rischio' destinatario di un verdetto di morte delle famiglie mafiose agrigentine".

La storia del testimone di giustizia Piero Nava raccontata da tre giornalisti lecchesi

La sua denuncia portò alla condanna dei killer e Nava - al quale è stata dedicata anche una rappresentazione teatrale dal titolo "Sono stato anch'io" - ha poi raccontato: "Da quel momento è cambiata la mia vita, da quel momento non sono stato più io, è stato difficile, si fa fatica a capire cosa ti succede… Vi chiedete se lo rifarei? Certo, perché devo avere rispetto di me stesso, il primo ad avere rispetto di me stesso devo essere io, non gli altri".

Ecco, questo è Piero Nava - aggiunge infine Vaccaro nella sua lettera/articolo - Come Associazione culturale UPper Monte Marenzo ci permettiamo di ricordare questa storia e chiediamo al Sindaco e a tutti i componenti del Consiglio comunale di valutare la possibilità di conferire a Piero Nava la cittadinanza onoraria del Comune di Monte Marenzo, come avvenuto l’8 luglio 2021 a Canicattì, città natale del Giudice Rosario Livatino. Speriamo che il nostro suggerimento venga accolto".

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