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Martedì, 19 Marzo 2024
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«Ho investito in sport e prevenzione, sbagliato il lockdown nei confronti di attività come la mia»

La testimonianza di Domenico Albergoni che ha scritto una lettera ai Comuni di Vercurago e Calolzio come protesta civile contro le decisioni del Governo. «Dopo la palestra ho attrezzato un ambulatorio. Ho in progetto anche una piscina sempre nell'area ex Safilo»

«Da cinque anni ho aperto qui al confine tra Vercurago e Calolzio "Med in Fit" che un osservatore distratto e superficiale potrebbe definire come una semplice palestra, ovvero una di quelle realtà ritenute meno necessarie, se non addirittura dannose, dai recenti provvedimenti che ne hanno stabilito la chiusura. Ma non è così. Io ho cercato e cercherò di dare un contributo importante al territorio in termini di servizi, e quindi in questi giorni nei quali non possiamo essere operativi ho deciso di dare la mia testimonianza alle Amministrazioni dei due comuni per sottolineare il valore di questo tipo di attività dedicate in modo professionale allo sport e alla salute».

A parlare è il dottor Domenico Albergoni, bergamasco, da tempo presente con "Med in Fit" nella frazione del Pascolo. Un'attività sviluppatasi nell'area della ex Safilo, alla quale già da diversi anni il Comune di Vercurago ha cercato di dare una nuova vita. Nel parlarci del valore della medicina sportiva, Albergoni ci ha illustrato anche un progetto importante che avrebbe dovuto partire nel 2021, ma che causa covid slitterà di almeno un anno: la creazione di una piscina coperta a pochi passi dalla palestra, sempre all'interno dello stesso complesso edilizio dove lo scorso 2 novembre Albergoni e colleghi avrebbero inaugurato un ambulatorio con una serie di impianti innovativi per la cura del corpo, a partire da quello per la crioterapia.

Palestra piscina-3

«In questo modo abbiamo implementato il percorso di medicina sportiva, e in futuro vogliamo continuare a crescere - aggiunge Albergoni - Il progetto messo nero su bianco per la realizzazione della piscina coperta c'è già, chiaramente dovremo riprogrammare il tutto appena saremo usciti da questa situazione di emergenza e limitazioni legate alla pandemia. Puntiamo a completare il percorso che può contare su tre settori già pronti. Abbiamo iniziato cinque anni fa con due studi, uno per l'attività fisica svolta in gruppi, l'altro per percorsi personalizzati one to one. In entrambi non ci sono solo normali attrezzi da palestra. Il terzo, l'ambulatorio medico, è pronto da un mese con impianti all'avanguardia, avremmo voluto inaugurarlo il 2 novembre scorso, ma la situazione ci ha fatto rinviare la presentazione anche se siamo già pronti per metterci al lavoro. Il quarto settore in programma riguarderà la vasta area coperta e vuota nella parte posteriore della palazzina, vicino ai parcheggi, dove vogliamo realizzare la piscina insieme a una sauna. Nei giorni scorsi - continua il titolare di Med In Fit - quando ho consegnato la lettera alla Giunta di Vercurago guidata dal sindaco Paolo Lozza e all'assessore Luca Caremi di Calolzio, ho riscontrato interesse rispetto al mio appello, in realtà rivolto più alle istituzioni nazionali, con il quale chiedo di mettere in primo piano lo sport connesso alla medicina e alla prevenzione. Speriamo di poter riaprire presto».

palestra Albergoni e Bonacina-3

Albergoni (nella foto sopra con il Consigliere comunale ed ex vicesindaco di Vercurago Alberto Bonacina) ci ha poi  consegnato la lettera contenente la sua testimonianza e protesta civile, di cui riportiamo alcuni dei passaggi più significativi. «Med In Fit non sta in una struttura super attrezzata in centro Milano o a Lecco. Sta nella "terra di mezzo" tra Vercurago e Calolzio. Med In Fit in realtà non è solo una palestra, è un progetto di educazione al movimento e di attenzione alla persona. Chi entra da noi segue un percorso legato al movimento e alla forma fisica, ma ha anche la possibilità di fruire di massaggi, della bio sauna, dell'infrarosso, dell'osteopata, del nutrizionista. Impara a conoscersi e a combattere i meccanismi con cui il corpo si intossica, si infiamma, si ammala. Si tratta perciò di un percorso educativo a 360° che si pone come principale obiettivo il benessere della persona e la prevenzione contro malattie che spesso nascono da cattive abitudini alimentari, stress, inquinamento».

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Il medico sportivo ha quindi snocciolato alcuni dati molto significativi sull'attività aperta a Vercurago, parlando della sicurezza garantita in centri come il suo anche rispetto al contrasto al covid. «Med In Fit è una realtà che in questi anni ha coinvolto circa 1.500 persone, molte delle quali della valle San Martino. Un risultato soddisfacente basato sul passaparola, un successo che attesta come il territorio di Vercurago e Calolzio avesse bisogno di una realtà e di una proposta come questa. Un successo che anche in questi giorni in cui sono costretto a chiudere per disposizioni governative anti covid viene testimoniato dalle tante persone che frequentano Med in Fit e che mi chiedono se c'è un modo per continare, e che non capiscono come una realtà come questa possa essere percepita come "possibile centro di diffusione del virus". Da anni sostengo che "il movimento è salute", e da anni osservo e riscontro, certo non solo io, risultati tangibili. Le persone che seguono i percorsi educativi al movimento da noi proposte stanno bene, si sentono bene. Anche in questo periodo di Covid-19. Nessuno si è contagiato venendo in palestra quando abbiamo avuto la possibilità di riaprire tra giungo e settembre. Noi diamo un servizio sulla persona ottenendo un vantaggio collettivo».

Palestra crio-4

«Lo scorso 2 novembre, come dicevo, avrei inaugurato il terzo centro "Med I Care" - conclude Domenico Albergoni - che si affiancherà a "Med In Fit" con una proposta in forma medico specialistica. In questo nuovo centro si alternano medici di primo livello con dispositivi di livello come una macchina per la crioterapia, wellness system, celluma, normatec, active e pulsar. Le recenti disposizioni governative non ci hanno permesso di inaugurare questo nuovo centro, frustrando e mettendo a rischio un nuovo investimento che ho fatto su e per questo territorio. Io sono un testardo bergamasco e vado avanti comunque. Da buon cittadino rispetto le regole e aspetterò di poter riaprire quando sarà finito questo lockdown imposto. Anzi, rilancerò con nuovi progetti ancora più ambiziosi. Non chiedo nulla a voi e alla politica, se non di portare la mia testimonianza e la mia protesta civile contro delle regole che non posso condividere. Centri come Med in Fit avrebbero potuto giocare un ruolo importante per la salute e la prevenzione».

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