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Mettere un freno alla spirale di violenza: il prefetto convoca i vertici di Lecco

Nasce una cabina di regia per affrontare il disagio e la devianza giovanile

Sono tanti gli episodi di violenza che sono stati registrati a Lecco, ma anche nelle altre località della provincia, durante gli ultimi mesi. Nasce, per fermare la striscia, una cabina di regia per affrontare, in maniera condivisa, i tanti e diversi aspetti connessi al disagio e alla devianza giovanile.

Ne hanno discusso in prefettura il padrone di casa Castrese De Rosa, il sindaco Mauro Gattinoni, gli assessori alla Polizia Locale Simona Piazza, al welfare Emanuele Manzoni e all’istruzione Emanuele Manzoni, i vertici provinciali delle forze di polizia, il prevosto di Lecco monsignor Davide Milani, i rappresentanti del Distretto socio sanitario locale, il direttore generale dell’Asst Paolo Favini e dell’Ats Brianza Carmelo Scarcella, l’Ufficio scolastico provinciale e il presidente della Fondazione comunitaria del lecchese, Maria Grazia Nasazzi.

Un incontro, rivelatosi proficuo, che il Prefetto di Lecco ha voluto convocare dopo gli ultimi episodi di violenza, di malcostume e di devianza giovanile che hanno generato in città un clima di insicurezza, nonostante tutti i fatti avvenuti abbiano trovato immediata risposta da parte delle Forze di polizia, con la denuncia degli autori dei reati, tutti deferiti all’Autorità Giudiziaria e, in taluni casi, anche con l’esecuzione di misure di detenzione in carcere. In totale 39 i soggetti denunciati negli ultimi mesi, di cui 7 italiani e 32 stranieri.

“Quello del disagio e della devianza - ha spiegato il prefetto De Rosa - è solo a valle un problema di polizia e di certo non può essere affrontato solo con misure repressive”. “Bisogna mettere tutte le agenzie educative in rete senza creare sovrastrutture - ha aggiunto il prevosto di Lecco monsignor Milani – La sfida è trovare forme di comunicazione e progetti che intercettino i giovani che vanno maggiormente responsabilizzati”.

11% di stranieri

A Lecco vi è una presenza di cittadini stranieri, anche di seconda e terza generazione, che sfiora l’11% della popolazione, con un’integrazione non sempre facile a realizzarsi. Ed è spesso l’emarginazione sociale di oggi che può diventare violenza domani. Dal Tavolo è emersa la comune volontà di integrare i tanti progetti esistenti, da quelli del Comune di Lecco (“Patto per una comunità educante”), a quelli della Scuola, dai progetti delle Comunità parrocchiali e della Caritas, a quelli del Distretto, per finire con i progetti dei Servizi socio-sanitari e delle molte Associazioni del volontariato sociale che operano sul territorio.

“Ora tutti insieme - ha quindi concluso il prefetto De Rosa - per costruire una rete coordinata di interventi che intercetti i nuovi bisogni emergenti ed evitare che la spirale di violenza e degli episodi di inciviltà che hanno interessato il territorio lecchese negli ultimi mesi continui, come quello avvenuto recentemente in via San Michele del Carso con l’aggressione a due condomini per futili motivi”.

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