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Politica Pescate

Il sindaco "sceriffo" festeggia l'approvazione del Decreto Sicurezza: «Ora va chiuso il FerrHotel»

Dante De Capitani, Pescate, critica i colleghi che hanno accolto i migranti: «Adesso dovranno mantenerli direttamente con i soldi dei loro cittadini»

Il sindaco "sceriffo" di Pescate brinda alla recente approvazione del Decreto Sicurezza e lancia una nuova critica ai colleghi amministratori che nei loro comuni hanno sostenuto le politiche di accoglienza e integrazione dei migranti. Dante De Capitani, che a livello locale ha coniugato il motto di Matteo Salvini "Prima gli Italiani" in "Prima i Pescatesi" auspica ora che vengano chiuse le strutture come il FerrHotel, nei pressi del quale in passato le forze dell'ordine sono dovute intervenire più volte per spaccio di droga e risse.

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«Sono molto contento dell'approvazione del Decreto sicurezza che produce una notevole stretta sul sistema dei migranti e mi auguro che le strutture come il FerrHotel vengano chiuse, e che possano cessare questi assembramenti di persone mantenute a sbafo - commenta De Capitani - I sindaci che hanno accolto decine e decine di migranti in questi anni prendendosi i 500 euro all'anno di contributo statale per ognuno, adesso useranno quei soldi per mantenerli a loro spese (a spese dei singoli comuni ed enti locali) ma anche a spese dei loro cittadini. Pescate da questo punto di vista, non avendone mai voluto uno di questi migranti sul proprio territorio, ha dimostrato lungimiranza e grande attenzione alla qualità della vita dei propri cittadini».

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