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Brivio: «Nessun fuoco d'artificio finale, spazio alle priorità quotidiane»

Il sindaco illustra i prossimi impegni dopo la pausa estiva, per l'ultimo anno della sua Amministrazione. «Scuola, giovani, strutture, servizi»

Ci ha pensato il sindaco di Lecco Virginio Brivio a mettere nero su bianco l'agenda amministrativa dei prossimi mesi, evitando di "intromettersi" sulle complicate questioni nazionali scaturite dalla crisi di governo e chiarendo che le «sorti del Comune di Lecco non dipendono dall'epilogo delle vicende romane».

Il punto con le forze economiche e di categoria

«Avremo occasione di parlare già nelle prossime settimane della riapertura delle scuole, cioè di giovani; ma anche delle strutture e dei servizi, facendo anche il punto con le forze economiche e di categoria e con il variegato mondo dell'associazionismo - spiega il primo cittadino - Come è consuetudine, infatti, abbiamo fissato specifici incontri per settembre, che devono fornirci un quadro reale della situazione lecchese con il contributo dei diversi protagonisti. Tecnicamente dobbiamo aggiornare il "nostro" strumento di programmazione ed effettuare le scelte dell'ultimo bilancio di questa Amministrazione, da approvare nei prossimi mesi».

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L’aria che tira, in particolare sul versante economico, a livello globale non è incoraggiante. «A meno di un anno dalla fine del mio mandato l'impegno mio personale, della giunta e della maggioranza, non sarà quello di tagliare nastri per lasciare tracce nella piccola storia locale ma lavorare per lasciare in eredità ai cittadini opere e servizi coerenti con il nostro programma e con le esigenze via via moltiplicatesi in questi anni - prosegue Brivio - Vi posso assicurare che, detto in sintesi, c'è enorme differenza tra la Lecco di quasi due lustri fa e quella di oggi. I cambiamenti, sociali soprattutto, hanno un ritmo progressivamente accelerato e state certi che quelli che vengono, magari legittimamente, chiamati ritardi, non sono direttamente imputabili a inefficienza o all'indecisionismo. La cosiddetta macchina comunale è sempre più complessa e, perciò, l'impegno dei prossimi mesi sarà quello di tarare la macchina non in vista di fuochi d'artificio finali, ma per accendere le luci negli spazi ancora oscuri del disagio, dei disservizi, delle nuove quotidiane priorità».

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