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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La replica / Centro storico / Piazza Armando Diaz

Bilancio, 7 milioni di problemi: “Il risultato degli sperperi. Aumento Irpef è antisociale”

Conferenza congiunta del centrodestra: “Spese folli per consulenze ed eventi, questo è il risultato”

Al bilancio di previsione 2023 del Comune di Lecco mancano 7,3 sul capitolo della voce corrente. Niente di nuovo su questo fronte, anche perchè stiamo parlando della questione clou a livello locale delle ultime settimane. Mancava, però, una presa di posizione compatta del centrodestra cittadino, che ha ribattezzato “il sindaco Mauro Tassinoni” per bocca di Giacomo Zamperini e ha contestato su tutta la linea anche l'annunciato aumento dell'Irpef - “antisociale” - per il mantenimento della qualità dei servizi. Il caso Mab, relativamente al milione e passa di euro chiesto dal Demanio al Comune, e i 700mila euro di perdita in casa Linee Lecco possono sparigliare ulteriormente le carte, sempre stando a quanto riferito dai capigruppo di minoranza in Consiglio.

“Occhio a Mab e Linee Lecco”

“Questo punto si poteva evitare senza spese di consulenza folli, sperperi vari per eventi inutili come Lecco Ama la Montagna che ha richiamato 500 persone, mancanza di oculatezza - ha aperto Giacomo Zamperini di Fratelli d'Italia -. I casi Mab e Linee Lecco possono ulteriormente peggiorare la questione. Insopportabile che sia un'amministrazione di centrosinistra a portare avanti l'aumento dell'Irpef, immaginatevi se l'avesse fatto una di centrodestra... Il sindaco Mauro Tassinoni si trova così in difficoltà che deve racimolare risorse tra multe e via dicendo: si poteva risparmiare, però, tra bandi persi e spese di comunicazione. Se hai delle risorse le devi spendere bene, non andare a chiedere soldi dopo”.

conferenza capigruppo centrodestra 4 marzo 20230

“Bilancio mai visto”

“Non ricordo sette milioni di euro in un bilancio comunale - ha proseguito Filippo Boscagli di Lecco Ideale -. Si poteva prevedere, comunque, visti gli aumenti che si conoscevano da anni vista l'esplosione dei prezzi delle materie prime, che ha inciso anche sui costi per il rifacimento del ponte Nuovo”. L'aumento dell'Irpef “è stato banalizzato, come se lo possano essere 400 euro in più a famiglia ogni anno. I servizi? Abbiamo oggettive difficoltà nel riconoscere un percorso di eccellenza di questa amministrazione, che non ha lasciato alcuna identità eccezion fatta per alcuni suicidi viabilistici. Niente giustifica sette milioni di euro per coprire i costi di un'amministrazione discutibile, qua pagano solamente i cittadini”.

“Non è il momento di aumentare le tariffe”

“Il segnale dato dal sindaco con la conferenza stampa è di grandissima difficoltà, così com'era capitato per l'inversione di marcia sulla sede dell'ex Deutsche Bank - ha analizzato Cinzia Bettega della Lega -. Questa amministrazione investe molto in blabla, ma dell'area Mab l'ho saputo dalla stampa visto che non è stata nemmeno messa in agenda sulla discussione relativamente al bilancio di previsione. Tra consulenze folli e acquisto di servizi non necessari, si parla sempre di soldi della collettività: tutto è meno che il momento di aumentare le tariffe, i servizi sociali vengono avanti da una tradizione di qualità che viene attualizzata di volta in volta. Non è che possiamo sempre trovarli in bocca alla maggioranza per giustificare gli aumenti, questa amministrazione ha pochissime medaglie da appuntarsi sul petto nonostante sia fortunatissima visti i soldi del Pnrr: il sindaco è da luglio che sa di questa situazione, ma non ha detto niente alla minoranza”. Gli aumenti “sono una presa in giro per tutti i lecchesi, basta guardare come viene venduto quello dei parcheggi”.

“Vogliamo cifre chiare”

“Già fare una conferenza stampa per muovere delle accuse alla minoranza, nemmeno abbastanza chiare, non è un buon modo per iniziare l'analisi del bilancio - è andato avanti Emilio Minuzzo di Lecco merita di più -. Oggi commentiamo un semplice risultato, quello che porterà i cittadini a sborsare altri soldi. Di fronte abbiamo davanti un buco di bilancio che il consigliere Ripamonti spiega in modo indecente: le politiche attuali hanno sottratto centinaia di migliaia di euro di risorse, ma anche le informazioni che ci sono state date non sono chiare. Vogliamo numeri chiari in commissione, non arrivare senza i dettagli perchè il rischio è che ci siano altre cose che poi diventeranno consolidate”. Linee Lecco? “Il Comune non può dire di non essere a conoscenza degli aumenti delle tariffe, ma delle difficoltà di bilancio si sapeva da vario tempo. "Ti porto io" è un'altra politica non sostenibile che prevede altri investimenti per le nuove tessere oltre ai 150mila euro già messi”. Non è finita: “C'è anche un tema legato al personale, visto che mancano i dirigenti. Non si scrivono gli atti e si perdono i bandi di finanziamento, infatti”.

“Danno la colpa a noi, ma...”

Palla anche a Peppino Ciresa, concorrente di Gattinoni alle ultime elezioni comunali: “Da una ventina d'anni è cambiato tutto, è già tanto se si arriva a chiudere in pareggio il bilancio delle aziende pagando tutti. Il Comune, però, non può pesare sui cittadini, come un'azienda non deve pesare sui clienti. Come avremmo governato noi? Risolvendo il problema degli uffici comunali, tanto per cominciare, mantenendo la sede in piazza Diaz e spostandoli in via Marco d'Oggiono. Qua, invece, abbiamo perso tempo e soldi sull'ipotesi dell'ex Deutsche Bank in centro città, ipotesi bella ma sostenibile al massimo quindici anni fa. Qua non sanno amministrare e danno la colpa a noi: durante la mia attività associativa sono riuscito a portare avanti delle operazioni andate a buon fine e senza aumentare la quota associativa a Confcommercio, ma qui manca la mentalità del buon padre di famiglia”.

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