“Inaccettabile il taglio della formazione per la sicurezza sul lavoro”
Tino Magni, senatore lecchese dell'Alleanza Verdi e Sinistra, chiede il ritiro della bozza di accordo tra Stato e Regioni
Fa discutere la bozza di accordo tra Stato e Regioni sul tema del lavoro. Secondo quanto riportato da La Repubblica, nel documento è prevista la riduzione - da 16 a 10 - delle ore di formazione sulla sicurezza per i lavoratori dei settori a rischio alto, come edilizia e siderurgia. “Tutti a dispiacersi per le morti sul lavoro e poi tagliano le ore di formazione. La bozza finale dell’accordo Stato – Regioni taglia da 16 a 10 le ore di formazione per i lavoratori dei settori a rischio alto e allarga il perimetro degli enti formatori. Tagliare la formazione significa mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori. Una cosa inaccettabile. Le tante morti sul lavoro non hanno insegnato nulla. La sicurezza viene sempre vista come una cosa da tagliare. Ad oggi dal governo sulla sicurezza sul lavoro solo risposte peggiorative rispetto all'esistente. La ministra Calderone ritiri la bozza di accordo Stato-Regioni”.
Ad affermarlo è il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, lecchese e presidente della commissione di indagine sulla sicurezza sul lavoro sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.