rotate-mobile
Politica

«Digitalizzazione, a che punto siamo?»

Simone Brigatti, Consigliere di Lecco Merita di Più - Forza Italia, ha sollevato il tema durante l'adunanza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Ho ricevuto diverse segnalazioni in merito a  problematiche e lungaggini riscontrate da cittadini che stanno tentando di ottenere il bonus edilizio del 110%, problematiche causate anche da una pesante burocrazia dovuta alla mancata digitalizzazione degli archivi e dall’aumento dello Smart working per gli uffici comunali.   

In particolare, la difficoltà è dovuta alla necessità di effettuare una doppia verifica in merito alla regolarità catastale e urbanistica-edilizia dell’edificio. I professionisti, che devono allegare questa certificazione, rischiano di dover attendere tempi lunghissimi interfacciandosi con il SUE (Sportello Unico Edilizia) a causa di un processo abbastanza macchinoso e non passante attraverso il nuovo portale telematico. Infatti in primo luogo è necessario ricercare la propria pratica da un file che si può visionare solo in presenza allo sportello (previo appuntamento), poi richiedere l’accesso agli atti tramite PEC e successivamente attendere anche diverse settimane prima di ottenere la documentazione, dato che gli archivi comunali non sono digitalizzati; tutto questo rischiando anche di non trovare le informazioni necessarie dato che la ricerca è resa complicata della vastità di documentazione cartacea presente negli archivi stessi.

La tematica della digitalizzazione riguarda comunque non solo questo caso specifico, ma ha valenza generale, perché ogni giorno imprese edili e i professionisti (come anche notai e commercialisti) si interfacciano con il Comune e con il SUE; l’insorgere poi dell’emergenza COVID ha solo reso più evidente un problema che esisteva già.

In realtà da alcuni anni diversi comuni capoluogo stanno cercando di reagire alla digitalizzazione zero. Il comune di Lecce ad esempio ha in corso una indagine di mercato per affidare la digitalizzazione ad una ditta esterna e nel frattempo in questo periodo Covid ha riorganizzato l’ufficio per l’edilizia al fine di garantire personale in presenza per evadere le istanze di accesso agli atti. A Verona, per far fronte ad un aumento delle richieste di accesso agli atti, si è accelerata la messa a punto di un portale telematico per consultare le pratiche edilizie da remoto e automatizzare il processo. A Venezia negli ultimi anni è stata informatizzata al 100% la presentazione di tutte le istanze presso gli uffici di edilizia privata e urbanistica.

Anche l’Europa sta sempre più riconoscendo l’importanza della digitalizzazione nelle pubbliche amministrazioni per poter fare un radicale salto di qualità: sono stati infatti destinati 10,1 miliardi del Recovery Plan per questo aspetto ritenuto centrale per la trasformazione digitale del settore pubblico e per una vera riforma strutturale.

A che punto si trova Lecco in questo processo di digitalizzazione? Quanto tempo intercorre effettivamente dall’inizio del processo di accesso agli atti, al momento in cui i cittadini ottengono la documentazione richiesta? E infine è stata prevista una rotazione tra dipendenti in presenza e quelli in smart working negli uffici per facilitare l’evasione delle domande stesse?

Simone Brigatti
Lecco Merita di Più - Forza Italia

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Digitalizzazione, a che punto siamo?»

LeccoToday è in caricamento