rotate-mobile
Politica

Caccia, la Brambilla contro la legge europea

"Abolire i richiami vivi, pratica barbara e cruenta", questo il pensiero dell'ex ministro

Una firma sull'emendamento per proibire lo sfruttamento di piccoli uccelli migratori, catturati con le reti, costretti in gabbie minuscole, spesso feriti o in deplorevoli condizioni di salute, utilizzati dai cacciatori per attirare individui della stessa specie.

Questa la nuova mission dell'ex ministro Michela Vittoria Brambilla, responsabile del Dipartimento di Forza Italia per il sociale e la solidarietà, da sempre impegnata per la difesa dei diritti degli animali.
"Il testo proposto dal governo – spiega l’ex ministro - non risolve il problema della procedura europea, è blando ed ambiguo e nella sostanza continua ad autorizzare questa barbarie, contro la quale si battono da decenni le associazioni animaliste e ambientaliste. Evidentemente ha lo scopo di compiacere, come al solito, le lobby venatorie, a scapito di un patrimonio che è di tutti. Non possiamo restare indifferenti a questi continui scempi. Nelle scorse settimane la Lipu ha raccolto ben 50 mila firme che chiedono al Parlamento di voltare pagina cancellando la vergogna dei richiami vivi. Chi tiene veramente alla difesa dell’ambiente e alla tutela della biodiversità ha un’occasione da non perdere. Noi porteremo fino in fondo questa battaglia di civiltà, ma auspichiamo, su un obiettivo tanto importante, la convergenza della maggioranza dei deputati di tutte le forze politiche, i più attenti e responsabili".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caccia, la Brambilla contro la legge europea

LeccoToday è in caricamento