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Ex campeggio di Mandello: è battaglia senza fine

Nuovi scontri verbali tra il sindaco Riccardo Fasoli e Casa Comune

Non si vede la fine dello scontro tra Riccardo Fasoli e Casa Comune sull'area dell'ex campeggio di Mandello. Da mesi le parti si stuzzicano, ma nel corso degli ultimi giorni la polemica ha raggiunto il punto più alto, almeno finora. Anche le ultime ore sono state scandite da un batti e ribatti costante

“Cattiveria inaudita”

Nel pomeriggio di venerdì 1° dicembre Fasoli ha fornito la risposta scritta data da Regione Lombardia al consigliere Fragomeli dopo una specifica interrogazione: “La stessa evidenzia che l'area ha tutti i requisiti previsti per la rigenerazione urbana, come da sempre abbiamo sostenuto e approvato in consiglio comunale. A seguito di tutte le uscite pubbliche di Casa Comune e dell'avvocato Grella, difensore del signor Zaneletti, attuale ricorrente contro il Comune, ricordo che nessun documento ufficiale emesso da qualsivoglia ente ha mai certificato uno sconfinamento della costruzione nell'area demaniale. Invito chiunque a dimostrare il contrario. Esistono diversi documenti che certificano l'assenza di sconfinamenti e, uno solo, che mette in discussione questa affermazione, senza trarre definitive conclusioni e rimandando a ulteriori procedure e verifiche”.

“Si sta ribaltando la realtà in maniera ignobile, puntando a denigrare l'operato del comune di Mandello del Lario e mettendo in gravi difficoltà dei soggetti privati che hanno investito in un'area evidentemente degradata - prosegue Fasoli -. Si è creato un clima di cattiveria inaudita, dentro e fuori l'attività politica e amministrativa che da tempo non si vedeva a Mandello. Le malevoci sono state fatte circolare persino nelle scuole, tra i genitori e tra i ragazzi. "Dov'è stato fino a ora il Comune?", chiede Mariani. Al suo posto, in attesa delle procedure preposte per portare i propri argomenti. Considerato che siamo stati i soli a farlo, insieme alla proprietà che sta subendo questa assurda diatriba politica, ora cominceremo anche noi a parlare direttamente ai cittadini presso i quali si sta cercando da tempo di mettere in dubbio l'integrità morale, e professionale di amministrazione e tecnici pubblici”.

Casa Comune: “Accertato lo sconfinamento”

Durante la serata ecco la nuova replica di Casa Comune: “Quello che Fasoli definisce "clima di cattiveria inaudita" è il semplice doveroso esercizio del potere di controllo della minoranza consiliare su una vicenda urbanistica gravissima e serissima. Che non ci siamo inventati noi, che non abbiamo determinato noi, che non abbiamo difeso a spada tratta noi. Ma Fasoli e la sua maggioranza”.

“L’assessore regionale risponde legittimamente sul tema rigenerazione urbana. Nessun problema e anche nessuna conseguenza, però, su quanto sinora accertato da Provincia di Lecco, Autorità di bacino e Agenza del Demanio in ordine al tema paesaggistico e demaniale. Riportiamo, ancora una volta, il passaggio dell’Autorità di bacino sullo sconfinamento demaniale contenuto nella relazione tecnica dello scorso ottobre: "Si può pertanto affermare che una porzione limitata del recente edificato sconfina in ambito demaniale". Più chiaro di così. Il verbo usato è affermare non ipotizzare, presumere, immaginare... Inoltre, (che fatica però): la Provincia afferma la propria competenza in materia di autorizzazione paesaggistica che avrebbe dovuto essere rilasciata già sul progetto e non a opere iniziate!”

“L’Agenzia del demanio poi nega la nuova delimitazione del confine demaniale anche in forza dell’accertata invasione parziale del demanio a opera della costruzione, come scritto inequivocabilmente da Autorità di bacino. Non lo dice Casa Comune, non lo dice Mariani: lo dicono la Provincia, l’Autorità di bacino e l’Agenzia del Demanio. Se ne faccia una ragione Fasoli e la smetta una volta per tutte con questo vittimismo patetico”.

Fasoli: “Nessuno sconfinamento”

Alle 21.23 ecco la replica del primo cittadino che ha chiuso quantomeno la giornata: “Casa Comune, per tentare di avere ragione, estrapola a piacimento un passaggio di una relazione allegata a una comunicazione. Perchè non cita la parte principale della comunicazione in esame, l'unica intestata e firmata dall'Autorità di bacino? Per una volta riusciranno a dire la verità? "Viste le conclusioni ivi riportate, con particolare riferimento al grado di indeterminazione derivante dalla sovrapposizione catastale, si comunica altresì che l’Autorità di Bacino contestualmente procede all’avvio del procedimento formale di delimitazione demaniale, ai sensi del Regolamento Regionale n. 9 del 27.10.2015". Tradotto: nessuno ha mai determinato uno sconfinamento, il catasto non è probante, si attiva una procedura per acquisire ulteriori documenti e dati. Se non dirimeranno la questione gli enti lo farà il Tribunale, non di certo Casa Comune”.

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