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De Capitani richiede un'urgente convocazione del consiglio comunale

A seguito di quanto accaduto nella mattinata di mercoledì 2 aprile, considerando l'arresto del consigliere del comune di Lecco Ernesto Palermo e delle accuse a suo carico, il commissario della Lega Nord per l'indipendenza della Padania, chiede la convocazione di un consiglio comunale per fare chiarezza

A seguito dell'arresto di Ernesto Palermo, consigliere in carica presso il comune di Lecco, il commissario della Lega Lombarda - Lega Nord per l'indipendenza della Padania Giulio De Capitani ha richiesto un' urgente convocazione del consiglio comunale. 

Le motivazioni addotte sono:

  • il consigliere Palermo ha contribuito in maniera decisiva all'elezione al primo turno  di Virginio Brivio come sindaco di Lecco, all'interno della lista del PD locale di cui era garante l'allora segretario del partito PD cittadino Vittorio Campione, attuale vicesindaco;
  • le accuse a carico degli arrestati, come presentate dagli organi di stampa, sono di estrema gravità, trattandosi di associazione mafiosa, corruzione, estorsione e concussione;
  • tra tali accuse a carico del consigliere in carica del comune di Lecco vi sarebbero azioni per acquisire appalti e concessioni, oltrechè modificare il "Piano di Governo del Territorio" quand'era assessore al comune di Valmadrera.

Considerando ciò, De Capitani chiede l'immediata convocazione del consiglio comunale per una puntuale relazione sui fatti a conoscenza e per verificare se eventualmente possano esserci state azioni di condizionamento sugli atti approvati ( e/o approvabili) da parte del comune della stessa natura di quelli contestati  agli arrestati, ovvero se la "metastasi"(nome affidato dalla procura di Milano per l'operazione antimafia di mercoledì 2 aprile) abbia avuto propaggini anche nella città capoluogo, in tal caso potrebbero sussistere elementi per lo scioglimento del consiglio comunale.

Considerando inoltre, la pesante ombra che i fatti contestati e l'epoca delle intercettazioni (2009) potrebbero gettare anche sul contesto in cui è maturato lo scioglimento del consiglio comunale precedentemente in carica e decaduto per la contemporanea dimissione di 21 consiglieri comunali, il commissario De Capitani comunica che azioni di dilazione della richiesta di convocazione del consiglio comunale o eventuali codicilli procedurali da parte di chi deve convocare il consiglio per impedire un immediato dibattito pubblico, verranno ritenuti contrari all'impellente necessità di trasparenza che la gravissima situazione emersa getta anche sulla città di Lecco

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