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Elezioni comunali 2020

Gattinoni: «Le poltrone di Ciresa: occorre chiarezza per essere credibili»

Dopo aver ricevuto la risposta del candidato del centrodestra, Gattinoni ha affondato nuovamente

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Non so a che gioco stiano giocando Giuseppe Ciresa e i partiti del centro-destra che lo sostengono, ma noi a questo gioco non ci prestiamo.

Il candidato di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia Giuseppe Ciresa, circa la contestazione dei tre incarichi attualmente ricoperti in Confcommercio, ci ha messo tutto un fine settimana per imbastire una difesa d’ufficio imbarazzante escogitando la scappatoia della propria “autosospensione”, affermando infatti: «Mi sono autosospeso all’inizio della campagna elettorale». La discesa in campo di Ciresa è del 4 marzo 2020.

Peccato che, anche questa volta, non sia così.

Ancora i fatti. All’inizio dell’intervista del 24 luglio scorso il conduttore ha presentato il candidato Ciresa citando, tra le altre cose, che fosse «ancora oggi membro sia del Consiglio Regionale che Nazionale di Confcommercio» (min. 3.10). Affermazione confermata esplicitamente dallo stesso Giuseppe Ciresa, salvo poi, dopo le affermazioni del sottoscritto circa l’assoluta inopportunità per i cittadini lecchesi che il proprio candidato sindaco sia anche rappresentante di interessi di parte, dichiarare esattamente il contrario: «Ho già attaccato alla rastrelliera la giacca della Confcommercio».

Di fronte a questa contraddizione, al candidato del centrodestra chiedo:

  1. se si fosse davvero autosospeso fin dal principio, e in virtù della trasparenza di cui tanto si vanta, perché non ha smentito l’affermazione del conduttore che lo vuole tutt’ora membro degli organismi regionali e nazionali? E perché non ha fatto lo stesso in tutte le interviste, i comizi, i dibattiti in cui ha preso parte?
  2. se si fosse davvero autosospeso, quando sarebbe avvenuto? E perché non l’ha comunicato ai lecchesi?
  3. se si fosse davvero autosospeso, com’è possibile che abbia rilasciato dichiarazioni da Presidente del Fondo di Garanzia fino a poco più di un mese fa? In qualità di Presidente del Fondo di Garanzia, già candidato sindaco da quasi due mesi e nel pieno della cosiddetta “moratoria” della campagna elettorale cui aveva aderito, infatti, Ciresa ha concesso un’ampia intervista il 27 aprile 2020 e inviato un comunicato stampa il 31 maggio 2020.

I lecchesi, inoltre, più che alle trovate di dubbia compatibilità formale, sono bene attenti alla sostanza, alla possibile ambiguità tra chi si candida a guidare l’amministrazione cittadina e chi porta avanti i propri interessi economici materiali. Preciso, infatti, che in questo caso non mi riferisco a una associazione benefica, filantropica o di volontariato ma a incarichi apicali presso una precisa Associazione finalizzata a sostenere interessi economici e vantaggi specifici, strettamente intrecciati con le dinamiche della città, rispetto ai quali il Sindaco deve invece sempre essere super partes e agire nell’interesse generale, per il bene comune.

Insomma, non è chiaro se ci troviamo davanti a un caso di dimenticanza o di malafede: di sicuro di contraddizione. In sostanza i Lecchesi dovrebbero credere alle dichiarazioni del Ciresa di oggi o a quelle di tre giorni fa? A un Giuseppe Ciresa che afferma di essere membro del consiglio regionale e nazionale di Confcommercio e rilascia interviste come presidente del Fondo di Garanzia o al Giuseppe Ciresa che oggi dichiara di essersi autosospeso e che non c’è incompatibilità alcuna?

Rinnovo al candidato Ciresa le nostre richieste di trasparenza, perché questa ambiguità non è un bene né per i lecchesi né per gli stessi commercianti.

Mauro Gattinoni, candidato Sindaco della Coalizione di centro-sinistra

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