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"Piccola Velocità", Pontiggia (Apl): «Alterare la realtà per finalità elettorali é un grave errore»

La civica riporta la «ricostruzione fedele dell'architetto sull'acquisizione dell'area "ex Piccola Velocità"»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

NIcola Pontiggia, fondatore e membro del direttivo di Appello per Lecco, rivendica il carattere condiviso da forze politiche trasversali, Camera di Commercio, Sindaco e Giunta sullo scambio delle aree per la proprietà dell'area già "Piccola Velocità".

L'operazione per l'area è stato un esempio virtuoso di come le forze politiche, trasversalmente, insieme alla rappresentanza datoriale della città, siano riuscite a concertare, con una regia del Sindaco e della sua Giunta, in modo unito e coeso un successo per la città di Lecco. È storia verificabile e documentata che nel 2013 si è riusciti ad istituire un tavolo tecnico per lo scambio delle aree "piccola velocità" e terreni infrastrutturati, negli anni, da Ferrovie dello Stato in località Bione. Il tavolo tecnico, al Ministero, è stato voluto e attivato dall'allora Sottosegretario Sen. Castelli, concertato con il Sindaco Brivio, con il Presidente della Camera di Commercio di Lecco ,Vico Valassi,  con il Presidente della Società Partecipata, polo logistico di Lecco, Colato, con il sottoscritto e con il Prof. Giordano, facendo ripartire un percorso, fermo da 30 anni, con RFI e FS logistica, per predisporre un piano, per lo scambio delle aree sopra descritte, attualizzato e rivisitato.

Un plauso poi, sicuramente al Sindaco Brivio, alla sua Giunta e all'On. Fragomeli per aver continuato e spinto per la finalizzazione di quel protocollo sottoscritto. Per cui civismo, forze politiche, trasversalmente, in forza nelle istituzioni, Camera di Commercio, Sindaco e la sua Giunta sono stati coralmente coinvolti. Un esempio riuscito, non divisivo ma inclusivo, per una azione univoca e corale per il bene comune della Città. 

Ridurre l'operazione ad un successo del Pd mi sembra quindi riduttivo e irriconoscente per il lavoro fatto coralmente da più realtà politiche ed istituzionali coinvolte. Altri temi di respiro ampio ed alto per la città, con vicinanza tra rappresentanze della città, di diversa appartenenza, in Regione, nel Parlamento, nel Governo, nelle forze datoriali, nelle direzioni Associazionistiche Nazionali, se si uniscono all'unisono su azioni precise per Lecco, possono ottenere successi nella realizzazione di obiettivi finali. Se ci si ferma ad una politica di appartenenza, divisiva e di parte, solo per la gestione di un basso potere localistico, questo diventa fine a se stesso, non produttivo per la città di Lecco.

Lecco deve proiettarsi sempre più su una dimensione glocale, mantenendo ferme le sue peculiarità locali e territoriali, di cui siamo orgogliosi, proiettandosi verso una visione generale, globale, per affrontare lo sviluppo futuro. Solo con l'unione di tutti possiamo, nelle nostre vesti diverse, affrontare il bene comune, la trasformazione urbana e  non correre il rischio di trasformarci in un "paese polvere".

I miei migliori saluti,
Arch. Nicola Pontiggia
Membro direttivo Appello Per Lecco 
Già membro CDA polo logistico Lecco 

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