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Sabato, 20 Aprile 2024
Intenzioni di voto

Elezioni regionali in Lombardia: voto senza storia? Fontana in netto vantaggio

L'esito del sondaggio BiDiMedia/LeccoToday parla chiarissimo: un lecchese su due è pronto a confermare la fiducia al presidente uscente

Sembra non esserci partita in vista delle prossime elezioni regionali. In Lombardia e nel Lecchese il governatore uscente Attilio Fontana ha un vantaggio quasi abissale rispetto a Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra, e Letizia Moratti, vicepresidente uscente e candidata tra le file del Terzo Polo. Una tendenza spiegata dalla prima rilevazione BiDiMedia, svolta in collaborazione con LeccoToday e le altre testate della regione del gruppo editoriale Citynews. Ancora da definire se il Movimento 5 Stelle opterà̀ per una propria candidatura o sosterrà̀ Majorino, tuttavia in Lombardia il peso del partito è relativo, come rivelato anche dalle ultime elezioni politiche.

Un terzo dei lombardi non conosce Majorino

In attesa di capire quando si andrà al voto, con il 12-13 febbraio - insieme al Lazio - che potrebbe essere il fine settimana giusto, e di veder esplodere definitivamente la campagna elettorale, il centrodestra si mette quindi decisamente avanti rispetto alla concorrenza: l’analisi parte da conoscenza e fiducia nei tre candidati. Attilio Fontana e Letizia Moratti sono noti alla quasi totalità̀ dell’elettorato, con valori prossimi al 90%; diversa situazione per Majorino, che non è conosciuto da un terzo circa dei votanti lombardi. “Un dato che rappresenta al contempo un handicap, richiedendo di farsi conoscere dai cittadini, e un’opportunità̀, potendo contare su un maggiore potenziale”, spiega BiDiMedia.

Attilio Fontana, dopo 5 anni al governo della regione, ha la fiducia solo del 39% dei lombardi, concentrati come prevedibile tra gli elettori dei partiti di centrodestra. Lo sfidante Pierfrancesco Majorino si attesta su valori simili (40% fiducia tra chi lo conosce), ma può contare, oltre che sul favore degli elettori di centrosinistra, dell’apprezzamento da parte di oltre la metà dei simpatizzanti 5 Stelle e di circa un terzo di quelli di Azione e Italia Viva. Un fattore questo che potrebbe influire positivamente per Majorino soprattutto in caso di polarizzazione della sfida tra lui e Fontana. Performance peggiore per Letizia Moratti: solo il 29% dei lombardi ha fiducia nell’ex primo cittadino di Milano. Apprezzamento bassissimo soprattutto tra gli elettori del centrosinistra, cosa che spiega il netto rifiuto a sostenerla arrivato da Partito Democratico e alleati. La Moratti raccoglie consensi rilevanti solo tra gli elettori di Azione-IV e in una porzione minoritaria (23%) del centrodestra da cui è fuoriuscita.

BiDiMedia ha inoltre verificato lo scenario politico di partenza, sondando le intenzioni di voto ai partiti. Sono state rilevate le formazioni presenti alle recenti elezioni politiche, non essendo ancora chiaro quali liste civiche/dei candidati presidenti ci saranno e quale forza avranno.

Fratelli d'Italia primo partito, crollano Lega e Forza Italia

Si delinea uno scenario di netto vantaggio del centrodestra in Lombardia, che conferma il dato delle elezioni politiche: primo partito Fratelli d'Italia sopra al 30%, rilevante come sia la Lega sia Forza Italia, storicamente dominanti in regione, siano al loro minimo storico. Anche in caso di vittoria di Fontana, cambieranno quindi in maniera netta gli equilibri politici regionali. Secondo partito il Partito Democratico, terzo Azione-Italia Viva, che ha in Lombardia la sua regione di maggior forza. Movimento 5 Stelle fermo al 9%, Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa si attestano tra i 3 e i 4 punti percentuali, nessun’altra lista arriva al 2%.

Lo scenario politico prelude a una facile affermazione di Attilio Fontana, che è infatti nettamente avanti con il 47,6% delle intenzioni di voto. Lontani gli sfidanti: Majorino si attesta al 29%, Moratti al 15%, un ipotetico candidato M5S appena al 5%.

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“È tuttavia da notare come Fontana prenda meno voti dei partiti del centrodestra, mentre al contrario salgono Moratti e Majorino. Ciò può essere spiegato dalla scarsa popolarità̀ del governatore uscente, che perde voti verso Letizia Moratti; al contempo Majorino, apprezzato da 5 Stelle e parte dell’area liberale, riesce a raccoglie voti fuori dal perimetro ridotto del centrosinistra - spiega BiDiMedia -. Se questi trend si amplificheranno o meno nel tempo, dipenderà da come si svolgerà la campagna elettorale: un’evoluzione come le ultime elezioni politiche, senza alcuna polarizzazione, gioverebbe di più a Letizia Moratti; al contrario se la corsa si concentrasse su Fontana e Majorino come unico sfidante credibile, sarebbe il candidato del Csx a poter raccogliere ulteriori consensi al di fuori della sua coalizione”.

Fontana presidente per il 49% dei lecchesi

Guardando ai dati per provincia, Fontana è avanti in tutta la Lombardia, con aree di maggior forza tra provincia di Sondrio e Lombardia Orientale (Bergamo, Brescia). Solo nella città Metropolitana di Milano si assiste a una sostanziale parità statistica (con Majorino sicuramente avanti a Milano città, anche se non è possibile fornire dati precisi per comune) e sempre il capoluogo è anche l’area di maggior forza per Letizia Moratti. Milano si conferma dunque il tallone d’Achille del centrodestra lombardo; la città è tuttavia troppo “piccola”, in proporzione al resto della regione, per poter riequilibrare la corsa. A Lecco tendenza nettissima: 49% dei voti a Fontana, 27% a Majorino, 16% a Moratti, 5% al M5S, il residuale 2% agli altri.

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Moratti con il centrosinistra? Non cambia niente

BiDiMedia ha inoltre rilevato due scenari alternativi, basati sui tentativi da parte del Terzo Polo di convincere il PD e il centrosinistra a sostenere Letizia Moratti, ipotizzando così di poter battere Attilio Fontana. La doppia domanda, con Moratti vice di Majorino e candidata unitaria centrosinistra/Terzo Polo, non lasciano tuttavia intravedere tale possibilità̀. Come visto nella fiducia, Letizia Moratti, ex sindaco, ministro e fino a un mese fa assessore regionale per il centrodestra è troppo invisa agli elettori del centrosinistra per poter realizzare una coalizione efficace. Con lei vice, Majorino sale dunque appena al 35%, perdendo voti sia verso Sx e 5 Stelle, sia facendo salire Fontana sopra al 50% (voti di centrodestra e liberali alla Moratti che non sono disposti ad appoggiare Majorino candidato). Moratti candidata direttamente da centrosinistra e Terzo Polo prenderebbe invece solo il 26%, creando una vera e propria frattura a sinistra che con un proprio candidato arriverebbe sopra al 10%; addirittura l’area Sinistra+5 Stelle sarebbe distante solo pochi punti dalla Moratti. Si tratta di dati che mettono una pietra tombale a qualsiasi ipotesi di sostegno del centrosinistra alla Moratti, risultando non votabile dall’elettorato d’area.

Infine, le domande interne a Centrosinistra e Terzo Polo. “Majorino risulta un candidato apprezzato”, avendo il favore del 42% dei simpatizzanti di centrosinistra, oltre il doppio rispetto all’altro nome che era stato ventilato, quello dell’assessore alla casa di Milano Pierfrancesco Maran. Da segnalare tuttavia come un terzo degli elettori di centrosinistra avrebbero preferito le primarie, come Maran stesso chiedeva. Majorino è noto avere un profilo spiccatamente di sinistra, ed è infatti meno apprezzato dagli elettori di +Europa. È probabile, comunque, che le percentuali sarebbero state diverse se il sondaggio fosse stato condotto prima della decisione sulla candidatura di Majorino.

Nell’area liberale invece la candidatura di Letizia Moratti provoca qualche malumore: circa un terzo dei simpatizzanti di Azione e Italia Viva avrebbe preferito un candidato più in linea con i valori liberali del Terzo Polo.

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