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Politica Brianza / Largo Mandic, 1

"Ospedali: noi difendiamo davvero i presidi di Merate, Lecco e Bellano"

Fragomeli attacca Moratti dopo la visita al Mandic: "Dice di voler rilanciare l’ospedale, cosa che da assessore non ha fatto. I meratesi hanno presente il degrado subito nel tempo e non vanno presi in giro. Serve un forte investimento nella sanità pubblica"

Si accende anche nel Lecchese la campagna elettorale per il voto in Lombardia e Gianmario Fragomeli, candidato Consigliere Pd a sostegno di Majorino presidente, attacca Letizia Moratti in merito alle politiche regionali per l'ospedale di Merate. "La candidata del Terzo polo ed ex assessore alla Sanità, Letizia Moratti, il giorno 17 gennaio 2023 ha fatto visita all’ospedale Mandic di Merate - scrive Fragomeli - Durante il suo intervento, Moratti ha dichiarato di voler rilanciare l’ospedale, cosa che quando era assessore non ha mai fatto. I meratesi hanno ben presente il degrado subito, nel tempo, dall’ospedale e non devono essere presi in giro. Al contempo, consideriamo positivo che si sia ricreduta anche se ci domandiamo perché non lo abbia fatto prima, quando ancora era assessore. Qual è il reale progetto di rilancio rispetto all’offerta specialistica?"

"La riforma sanitaria del centrodestra in Lombardia è da azzerare"

"La riforma sanitaria del centrodestra in Lombardia è da azzerare - prosegue Fragomeli - in quanto i confini del rilancio devono essere chiari e, vista la carenza dei medici, progettati sia per rafforzare la funzione del Presidio ospedaliero di Merate con nuove specializzazioni, sia per trasferire prestazioni sanitarie anche alla medicina di gruppo con l’ausilio della telemedicina. Il Partito Democratico, con Pier Francesco Majorino, non ha nessun dubbio o 'conversioni' da campagna elettorale, anzi ribadisce che per una provincia importante come Lecco siano necessari due ospedali di riferimento - Merate e Lecco - tutto ciò senza dimenticarsi del presidio sanitario e riabilitativo di Bellano".

L'esponente brianzolo del Partito Democratico parla poi della necessità di potenziare, o meglio stabilizzare e migliorare le condizioni del personale. "Un punto a mio parere fondamentale è quello di superare forme di occupazione interinale nelle strutture ospedaliere, con una nuova programmazione di medio periodo dei fabbisogni del personale, incentivando anche economicamente le specializzazioni di emergenza-urgenza e quelle connotate da maggiore responsabilità sanitaria".

La carenza di personale e il problema delle liste d'attesa

"È evidente - incalza Gianmario Fragomeli - come in Lombardia serva un forte investimento nella sanità pubblica ed una progettualità che non trascuri i cittadini e consideri i seguenti punti fondamentali: il pronto soccorso dell’ospedale presenta una forte carenza di personale e questo sta richiedendo un investimento in équipe private pagate a peso d’oro (addirittura centinaia di euro all’ora) che porta giocoforza alla dequalificazione del personale stesso. Sarà necessario impegnarsi su tutti i tavoli istituzionali per un incremento del compenso economico e, meglio ancora, per incentivare professionalmente la specializzazione in medicina d’urgenza".

"La carenza di personale in ospedale, inoltre, provoca lunghe liste di attesa e ciò è particolarmente grave per i soggetti cronici e fragili il cui aggravamento può generare il ricorso all’istituzionalizzazione in residenze sanitarie. Infine - conclude Fragomeli - la ginecologia, dopo aver già perso il suo storico primario, oltre alla difficoltà di raggiungere l’obbiettivo annuo di parti e mantenere lo standard necessario, rischia anche di non poter programmare a Merate le attività necessarie e rispondenti ai bisogni dell’intera area ginecologica".

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