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Galbiate, Elisa Foti: "Noi alla cultura non vogliamo rinunciare"

Con una nota di precisazione, interviene l'assessore Foti in seguito alle critiche del consigliere di minoranza di Galbiate Cambia, Giuseppina Cogliardi, relativamente al taglio ai contributi alle associazioni.

In sede di approvazione del bilancio di previsione 2014, il consigliere di minoranza Giuseppina Cogliardi (Galbiate Cambia) aveva proposto un emendamento che ristabilisse per il settore cultura la continuità “dei contributi a sostegno di manifestazioni di Enti, Associazioni e Parrocchie”, capitolo di spesa che ha visto un taglio del 30%, rispetto a quanto previsto lo scorso anno, che rischierebbe -come sostenuto da Cogliardi- di mettere in sofferenza le associazioni nell'organizzazione dei loro eventi. Sempre Cogliardi aveva fatto notare il contestuale aumento del 120% dell'altra voce di spesa del settore guidato da Elisa Foti, relativa alle iniziative e ai progetti portati avanti in prima persona dall'assessorato alla cultura.

La replica dell'assessore Foti non ha tardato ad arrivare per “fare chiarezza”, in particolare sull'esatta portata del termine “contributo”, che può essere inteso sia come finanziamento diretto a sostenere l'attività (o mission, come si dice oggi) delle associazioni sia come fatturazione, accollandosi quindi i costi di una singola iniziativa o manifestazione.

“Io credo sia stata solo una cattiva lettura del bilancio e una cattiva interpretazione (o forzatura desiderata) del termine "contributi", il quale non è declinabile per le sole associazioni. [...] Faccio chiarezza: a bilancio del 2014 non sono stati tolti contributi, che sappiamo essere preziosi e vitali, alle nostre associazioni. Anzi, abbiamo aumentato del 10% i contributi a loro destinati rispetto al 2013. E sono numerose le realtà galbiatesi ad aver già ricevuto il contributo, poichè abbiamo fatto di tutto per poter erogare le quote a loro destinate, anche se abbiamo dovuto rispettare l'obbligo del pagamento in dodicesimi. [...]

Faccio presente, inoltre, che per quanto riguarda gli investimenti sulla cultura, indicazioni normative intimano caldamente di sostenere i costi delle manifestazioni attraverso l'emissione di fatture che garantiscono una maggiore trasparenza e tracciabilità del pagamento, laddove la ragione sociale lo permette. Ed è per questo motivo che voi vedete una diminuzione sul capitolo dei contributi rispetto allo scorso anno: abbiamo sostenuto i costi di alcune manifestazioni culturali attraverso un'altra modalità di pagamento, si tratta di un mero trasferimento contabile di spesa: da contributo a fatturazione, da un capitolo ad un altro. [...].

In tempi così bui sul fronte culturale italiano. ci sembra questo un atto importante di resilienza, come a dire: "Noi alla cultura non vogliamo rinunciare"; ed è per questo motivo che lavoriamo sodo per reperire fonti alternative per adempiere al dovere di un'amministrazione di fare cultura. [...] Preciso che i finanziamenti ottenuti sono contributi finalizzati, legati a progetti presentati alle aziende e società, ed erogati solo ed esclusivamente su tali progetti, che noi non possiamo dirottare su altre voci di bilancio. Quest'anno 10000 euro sono stati ottenuti da Acel Service, 3000 euro da Fassa Bortolo e una decina di migliaia di euro sono giunti grazie all'adesione ad una bando del Distretto del Commercio.

Se non avessimo ricevuto tali entrate, sicuramente la scelta dell'Assessorato sarebbe stata un'altra.”.

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