I manifesti della discordia: botta e risposta tra PD e Lega Nord
I manifesti "incriminati" in Viale Montegrappa a Lecco
Il 4 dicembre, giorno in cui gli italiani saranno chiamati ad esprimarsi sul "Referendum Costituzionale", si avvicina e il clima si scalda anche a Lecco.
Il PD, per parola del segretario Giovanni Fornoni, sceglie la linea dura a proposito di alcuni manifesti - apparsi in Viale Montegrappa - dei comitati 1 e 2. «Manifesti completamente fuorvianti - si legge nel comunicato stampa - che nulla hanno a che vedere con il referendum. Abbiamo segnalato il fatto all'ufficio elettorale del Comune di Lecco».
«Invitare a votare no per evitare l'aumento dei ticket sanitari, o altre amenità simili, è intellettualmente disonesto: con la riforma costituzionale questo non c'entra niente. Il 4 dicembre saremo chiamati a decidere tra la palude o un'Italia più moderna e efficiente, in grado di prendere decisioni in tempi più rapidi - prosegue Fornoni - sostenere il no è legittimo, fare propaganda con argomenti falsi che possono generare paure infondante nei cittadini invece è un comportamento da stigmatizzare. Un tale messaggio mistificatorio è un'offesa all'intelligenza gli elettori».
La replica non si fa attendere che poche ore.
- 1 / 2
- Continua