Piazza Affari, per i Cinque stelle è "uno scandalo a cielo aperto"
I pentastellati lecchesi denunciano lo stato della piazza e del Tribunale, area di cantiere da dodici anni
Il Movimento 5 stelle lecchese tiene gli occhi ben puntati alle elezioni comunali che determineranno il nuovo Sindaco di Lecco nella primavera del 2015, e lo fa anche sollevando questioni riguardo alle criticità del capoluogo.
Dopo gli appelli rivolti all'amministrazione riguardo l'edilizia scolastica e la polemica sui lavori in corso Matteotti e l'eccessiva durata delle operazioni di ripavimentazione, i pentastellati lecchesi si concentrano su un altro tema caldo per chi vive o lavora in centro città.
«Sono passati oltre dodici anni da quando, pomposamente, l’amministrazione comunale di allora, area centrodestra a guida Lega, dava il via all'opera di riqualificazione del Tribunale e di piazza Affari: un progetto che avrebbe dovuto essere un fiore all’occhiello di una città che, già allora, si beava nell’ipotesi di divenire anche una meta turistica - si legge nel comunicato a Cinque stelle - molta acqua è passata sotto il Ponte vecchio e giunte e governi, di diversi schieramenti e colori, si sono succedute, ma la burocrazia no, quella è rimasta uguale, ottusa e sorda, portandoci alla disastrosa situazione odierna».
«I pentastellati ribadiscono con forza il problema degli allagamenti in quelli che dovrebbero essere i piani sotterranei del nuovo, se mai sarà completato, parcheggio della piazza: "È noto a qualsiasi lecchese che le cantine delle abitazioni limitrofe a piazza Affari, con il salire del livello del lago, si riempiano d'acqua - scrivono i "grillini" - perché il parcheggio con ben due piani sotterranei avrebbe dovuto avere un comportamento diverso? I pozzi previsti per contrastare la falda acquifera necessitano di pompe per lo smaltimento delle consistenti acque: qualcuno si è chiesto all’epoca, ma anche successivamente, quale sarebbe stato il tributo di energia e relativi costi che avrebbero inciso e incideranno perpetuamente sulla gestione, e che i cittadini dovrebbero pagare?»
Un problema che, oltre economico, è anche strettamente pratico: «Sono dodici anni che la città, carente di parcheggi a supporto delle residenze e delle attività commerciali, ha sacrificato molte decine di posti auto a beneficio del nulla. Possibile che di tutti questi errori macroscopici nessuno sia mai obbligato a pagarne le conseguenze se non la città e gli stessi cittadini lecchesi?»
Per i Cinque stelle del capoluogo piazza Affari, dopo 12 anni di lavori, «non è solo un'opera incompiuta bensì una putrida, maleodorante e squallida discarica. Lo scheletro del nuovo tribunale, già orribile nella sua architettura e nello spregio del maestoso ambiente naturale circostante, oggi assume le sembianze di un monumento all’inutilità ed allo spreco, ricettacolo di drogati e balordi in centro città, nella vicinanza di parchi pubblici e di aree verdi utilizzate dai nostri bambini. Il tutto senza chiedere scusa ai negozianti che, nonostante tutti i disagi, ancora, cercano di portare avanti un'attività che, a quanto pare, le giunte avvicendatesi in questi dodici anni non ritengono degne di venir esercitate in un luogo pulito e ordinato».
La responsabilità è di tutte le istituzioni, concludono duramente i pentastellati: «Il rimbalzo delle responsabilità, anche in questa vicenda è imbarazzante, e coinvolge forze politiche, siano esse di centrodestra o di centrosinistra, amministrazioni precedenti e attuali e altre istituzioni ad ogni livello. Uno scandalo autentico che la lunghezza dei tempi sembrava aver diluito nella dimenticanza, ma che l’opportunità della denuncia ha riproposto in tutto il suo clamore».