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Lega Nord su Aree Vaste: "Il PD fa il gioco delle tre carte"

Nogara: "Nava e Piazza hanno scelto il PD ai cittadini"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Innanzitutto facciamo chiarezza: le aree vaste diverrebbero realta’ solamente nel caso in cui al referendum sulla riforma costituzionale vincesse il SI e la Lega Nord è impegnata per una convinta battaglia per il NO, e se come spero noi, il vero centrodestra e i comitati autonomi nati dalla societa’ civile, che spesso trovano l’appoggio anche di personalita’ politiche spiccatamente di sinistra, a comprova che questa riforma voluta da Renzi non piace, riusciremo a far capire alla gente che questo referendum va bocciato per il bene della democrazia, delle autonomie locali e del territorio, tutto ciò che si è detto sulle aree vaste restera’ un mero esercizio scolastico.

Questo tema delle aree vaste come dicevo non e’ un tema voluto dalla Regione Lombardia o dal Presidente Maroni, ma da Renzi che nel referendum costituzionale fa finta di tagliare un ente intermedio, sopprimendo le province, per poi sostituirle con le aree vaste. E sempre in tema di responsabilita’ nel caso dovesse vincere il SI la Regione Lombardia presentera’ al Governo una proposta di modello per la nostra regione, ma la decisione vera spettera’ comunque al Governo.

Il Presidente Maroni ha il grande merito di non voler subire le scelte di Renzi, ha quindi chiesto di sondare il territorio per capire nel malaugurato caso di vittoria del SI cosa vorrebbe il territorio. Mi spiace che Nava e Piazza se la prendano con il Senatore Arrigoni, ma non hanno adempiuto appieno al mandato ricevuto dal Presidente Maroni preferendo al colloquio con il territorio, interloquire ed accordarsi tra segreterie di partito con il PD, sottoponendo ai consigli comunali un ordine del giorno che dei sindaci come Brivio hanno fatto votare senza chiedere nemmeno ai cittadini come la pensavano.  Al contrario alla Lega Nord interessa, innanzitutto, sapere come il territorio si vuole esprimere, ed è per questo che guardiamo con positività a quanto sta avvenendo nei comuni della Valle San Martino, al contrario del segretario del PD Crimella che vorrebbe sul tema mettere il bavaglio alla gente, proprio come Renzi, e sul tema dice sciocchezze e fa il furbo prendendo in giro la gente credendo che siano tutti fessi.

Crimella fa il gioco delle tre carte, non sapendo come uscire da questo ginepraio causato dal suo leader Renzi e scontri interni sul tema, afferma infatti che il PD lecchese vuole l’unione tra Como, Lecco e Monza, salvo poi la deputata Tentori dichiarare di voler tornare ad unire il Lago di Como, mentre Fragomeli vuole l’accorpamento con Monza, così con tre posizioni interne differenti hanno accontentato tutti, ma ci prendono per fessi?! Salvo poi cercare di scaricare la colpa di una riforma voluta da Renzi sul Presidente Maroni dicendo che non ha gestito il processo e si è mosso in ritardo? Crimella evidentemente è fuori dalla realta’. Il Presidente Maroni avrebbe anche potuto aspettare l’esito del referendum per sondare il territorio, ma giustamente non ha voluto subire un processo che in caso di vittoria del SI si renderebbe necessario e si è attivato per tempo, ma ogni decisione ovviamente verra’ presa solo dopo il referendum. Inoltre parlare di ritardo fa ridere con i tempi che abbiamo in Italia per cambiare le leggi, basti pensare che il ddl Delrio che prevede l’eliminazione delle province risale ad aprile del 2014 ed oggi le province ci sono ancora, l’unica differenza è che Renzi ha tolto le risorse per gestire i servizi e a questa mancanza ancora una volta ha dovuto sopperire con risorse proprie proprio Regione Lombardia.

Quindi dovesse malauguratamente vincere il SI al referendum, le aree vaste state pur tranquilli non si concretizzeranno comunque il giorno dopo, ma ci sara’ tutto il tempo per continuare a discuterne. State comunque certi che la Lega Nord fara’ di tutto per portare la vittoria del NO sia per tutto ciò di inquietante c’è nella riforma, soprattutto perché cancellerebbe un altro pezzo di democrazia e di autonomia delle Regioni e dei Comuni, sia per mandare a casa Renzi una volta per tutte!

Il Segretario Provinciale di Lecco

Lega Nord – Lega Lombarda

Flavio Nogara

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