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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«Sindaco Fasoli, finto civico: dichiari l'appartenenza politica del “Paese di Tutti”»

Flavio Angeli, cittadino mandellese, ribadisce il suo dissenso nei confronti dello svincolo di Maggiana e fa presente la vicinanza del primo cittadino al consigliere regionale Mauro Piazza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Il giorno 15 dicembre 2020 si è assistito alla tragicomica sfilata istituzionale, degna di Epircarmo, che sarà tramandata ai posteri come le opere di  Aristofane.

Ai rappresentanti regionali ricordo che i trecentomila euro con cui hanno finanziato quest'opera nel pieno della prima ondata della pandemia, sarebbe stato più oculato investirli nell'acquisto di vaccini antinfluenzali, pensando  alla tutela della salute dei cittadini lombardi.

Da cittadino libero da tessere di partito, coerentemente contrario all'opera, diversamente da coloro che si sono fatti ammaliare da qualche regalìa o dal canto delle Sirene in cambio di un assordante silenzio e della non partcipazione elettorale, appassionato di politica e senza interessi né di carriera né di interessi economici affaristici sul territorio, ritengo opportuno, in questa lettera aperta, fare alcuni riflessioni.

Un posto nobile in questa sfilata tragicomica va al cons. regionale Mauro Piazza, che non si nasconde e smaschera la politica lista mandellese del “Paese di Tutti”, dichiarando che l'opera era prevista in campagna elettorale.

Quale campagna elettorale? Forse le Amministrative del Comune di Mandello del Lario?

Quindi, ufficialmente sta dichiarando alla cittadinanza che il sindaco Fasoli si deve togliere i panni del civico cittadino lontano dalla politica tradizionale e che chiede l'apoliticità dei comitati, quando lui stesso è un uomo dei partiti politici? 

Il “Partito di tutti” smetta d'incantare i cittadini con il Mandello civico, ma dichiari l'appartenenza partitica.

Consigliere Piazza, com'è possibile che nel Consiglio Regionale del 6 luglio 2020 lei stesso dichiara che quest'opera veniva slegata dal piano di opere delle Olimpiadi come previsto dal DGR 050820n. XI/353 e in questi giorni si leggono dichiarazioni contrastanti e che legano l'opera al piano olimpico delle infrastrutture?

Fiero e orgoglioso, oramai certo di una sua promozione al Pirellone e sicuro di essere il delfino prediletto del nuovo Gaetano Santangelo, eccolo tagliare il nastro il Sindaco di  Mandello. In primis cerca di darne utilità pubblica cadendo nella banale comodità di quei pochi che ne godono il beneficio per recarsi nelle seconde case e mettere a bollire la pasta dieci minuti prima o una bella "marchetta" elettorale a qualche grossa associazione legata a filo diretto con le vecchie figure politiche mandellesi e importante bacino elettorale. Preso nota di ciò, patetica la dichiarazione sulla politicizzazione del comitato contrario. Stessa manovra fatta con il Comitato odori, per impadronirsene e farne beneficio elettorale, ma stavolta non ha funzionato. Forse è lei, Sindaco, che ha voluto politicizzare tutto, sfruttando le criticità e la buona fede dei cittadini per averne tornaconti elettorali. Non dimentichiamoci come proprio lei si ritrae bello bello a braccetto con i segretari di partito e nel suo Consiglio comunale alcuni membri rappresentano il dazio dovuto pagare ai partiti. Non per ultimo, come non ricordarle la sua carica a vice presidente della società di controllo di Lario Reti Holding? Meritocrazia o Politica?

Per concludere, una breve nota per il consigliere provinciale Micheli, costretto a tessere le lodi del suo nemico di partito. Ben conosciuto nella politica locale che tra il sindaco di Mandello del Lario e il consigliere provinciale non corra buon sangue. Non si preoccupi, comprensibili certe difficoltà e del suo ruolo da buon soldatino politico. 

Flavio Angeli
Cittadino libero

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