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Mandello, approvato lo statuto Lario Reti Holding: contrario il M5S

I pentastellati: "Ci sentiamo preoccupati, quasi allarmati"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Il Consiglio Comunale di Mandello del Lario, con la seduta del 27 ottobre 2015 ha approvato a maggioranza (un solo astenuto) lo statuto Lario Reti Holding, società pubblica per la gestione dell'acqua.

Il Gruppo del Movimento 5 Stelle di Mandello del Lario non condivide la scelta: ci sentiamo preoccupati, quasi allarmati. Riteniamo che l'approvazione dello statuto non abbia tutti i requisiti necessari per tenere a riparo dalla gestione pubblica delle risorse idriche i privati.

Di fatto oggi lo Statuto di LRH non contempla l'ipotesi di divieto di cessione di partecipazione ad un soggetto pubblico ma che al suo interno vede la presenza di soci privati, seppure in minoranza. Quel soggetto sarebbe sulla carta un soggetto pubblico, ma la presenza di un "socio forte" privato (seppure in minoranza) ne caratterizzerebbe le linee gestionali in un'ottica e finalità privatistica, peraltro già perseguita da anni anche a Lecco, dove grazie alla tariffa idrica si sono fatti utili milionari, come si prospetta di continuare a fare.

La conduzione pubblica, ma con la finalità privatistica del conseguimento dell'utile e della remunerazione del capitale investito di una Spa assimilano LRH ad un soggetto privato.

Si fosse invece optato per il modello gestionale basato su un'azienda speciale (soggetto di diritto pubblico), oggi perlomeno avremmo la prospettiva di regalare 26 milioni di euro in tasse nei prossimi 20 anni allo Stato, facendo gettito fiscale sulle bollette idriche dei cittadini.

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