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Nameless a Barzio, Volonté: "Ricordiamo com'è andata"

L'Assessore allo sviluppo economico e turismo interviene nel dibattito e spiega: all'origine una direttiva comunale del 2007

Il "trasloco" del festival Nameless a Barzio, dopo due edizioni di successo nell'area del Bione, sta tenendo banco in questi giorni negli ambienti politici lecchesi.

Dopo l'amareggiata reazione del Consigliere comunale Giacomo Zamperini (FdI-An) è il turno dell'Assessore allo sviluppo economico e turismo, Armando Volontè, che tramite un comunicato spiega le motivazioni che hanno portato alla necessità di spostare il festival in un'altra location.

«L’Amministrazione comunale, e il mio assessorato in maniera particolare, hanno caparbiamente voluto e ottenuto il festival musicale - afferma Volonté - che per due anni ha trovato spazio nell’area a monte del Centro sportivo "Al Bione" e in fregio alla via don Ticozzi, area di proprietà demaniale, che ospita da anni il Luna Park itinerante».

«Ma per comprendere le ragioni di quanto accade oggi, dobbiamo ripercorrere le fasi di un cambiamento iniziato nel 2007, quando, con l’approvazione di una direttiva di Giunta, il Comune di Lecco interveniva nel merito della destinazione d’uso dell’area», destinata, fino a quel momento, agli spettacoli itineranti. 

La direttiva, datata 20 marzo 2007 e firmata quindi dalla Giunta giudata da Antonella Faggi, consentiva un accordo con l'Agenzia del demanio che, qualche giorno dopo, consegnava l'area al Ministero dell'interno perché vi costruisse la nuova caserma dei Vigili del fuoco.

«Nell’interesse della collettività lecchese, legato sia alla fruibilità di un’area dalle caratteristiche uniche, sia all’adeguatezza delle strutture del Comando provinciale dei Vigili del fuoco - prosegue l'Assessore - l’attuale Amministrazione comunale si è concretamente adoperata per cercare soluzioni alternative attuabili e lo ha fatto, una volta ancora, nell'ambito della stesura del Piano industriale di Linee Lecco, contemplando, fra le possibili strutture idonee ad ospitare il Comando, quella di Linee Lecco adiacente all’attuale caserma».

«Dal 2007 per l’appezzamento di terreno, strategico per location e layout, si è consolidato un inarrestabile processo di cambiamento: il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco stabilisce, di diritto, quando concederne o non concederne l’utilizzo. Di certo - conclude Volonté - nel 2007 il Comune di Lecco ha perso una grande occasione».

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