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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Incontri didattici con i migranti alla scuola di Acquate, Nogara (Ln) insorge e scrive al Provveditore

Per il Segretario provinciale leghista si tratta di "mezzi squallidi e pericolosi per formare le coscienze della futura generazione"

Non è piaciuto alla Lega Nord il progetto della scuola elementare di Acquate "Il calore dell'accoglienza", percorso didattico della primaria lecchese che prevede alcuni incontri con i richiedenti asilo ospiti nel campo del Bione, durante i quali i migranti raccontano ai bambini le loro esperienze e possono rispondere alle loro domande.

Un progetto allarmante per il segretario provinciale del Carroccio Flavio Nogara, che in una nota parla di "mezzi squallidi e pericolosi per formare le coscienze della futura generazione".

«A scuola parlino di chi con onore ha perso la propria vita per difendere i nostri confini, la nostra terra, la nostra Patria - suggerisce il Segretario, che dopo aver ricevuto le segnalazioni di alcuni genitori sul progetto in corso a scuola, ha inviato una lettera al dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale, Luca Volonté - io non ho più parole».

Di seguito il testo integrale della lettera: 

Preg.ssimo Dirigente
Ufficio Scolastico per la Lombardia 
Ambito Territoriale di Lecco
Dr. Luca Volonté

Le scrivo la presente in seguito ad una segnalazione ricevuta, reativamente al fatto che nella scuola Primaria di Acquate (LC), si sta svolgendo, in orario scolastico, un progetto denominato “IL CALORE DELL’ACCOGLIENZA”, durante il quale un’associazione denominata Mir Sada, porta la propria versione della complessa tematica dell’immigrazione, coinvolgendo e portando all’interno della scuola stessa degli immigrati che si trovano "ospitati" al Campo di accoglienza del Bione. Mi chiedo innanzitutto se questo progetto sia stato inserito nel POF.

Vista inoltre la delicatezza della tematica, le cui modalità di trattazione risultano fondamentali per una corretta, veritiera e adeguata comprensione del fenomeno da parte di un bambino di quest'eta', mi chiedo le motivazioni e quali procedure il Plesso scolastico abbia adottato per individuare questa specifica associazione per la trattazione di questo argomento. Quali qualifiche e competenze hanno i soggetti che espongono questi temi e si interfacciano con dei bambini fragili e vulnerabili, quali sono dei bambini che frequentano una scuola primaria? Qual è il programma dettagliato che viene affrontato con i bambini e da chi è stato approvato e condiviso? Visto che i genitori che ci hanno segnalato la problematica non hanno mai visto un programma e non hanno mai acconsentito a questo progetto, tantomeno che i propri figli vengano in contatto con queste persone, generando oltre che problematiche in merito alla sicurezza, problematiche di tipo sanitario, essendoci già stati nella nostra provincia, ed anche proprio al Bione, dei casi di immigrati colpiti da malattie che da noi erano ormai debellate da decenni.

All'interno di questo progetto ci hanno infine segnalato che sono stati richiesti contributi volontari alle famiglie da destinare al pagamento del riscaldamento alla parrocchia di Pescarenico che ha messo a disposizione dei locali per permettere a questa associazione e volontari di tenere delle lezioni di italiano agli immigrati, chi non ha per motivi propri voler offrire un contributo, ci risulta non abbia potuto avere la foto di gruppo del proprio figlio con i propri compagni di classe...

Chiedo cortesemente una verifica di quanto sta avvenendo in questo Plesso scolastico come da segnalazioni pervenuteci. Con tutto il rispetto per l'autonomia scolastica, che mi vede fervido sostenitore, ritengo altresì fondamentale che talune scelte debbano essere adottate con la totale condivisione da parte dei genitori oltre che dai docenti.

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