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Una nuova casa per il Comune di Lecco, le minoranze compatte: “Rischiano altre opere fondamentali”

Lecco Merita di Più, Lega - Salvini Premier, Lecco Ideale e Fratelli D'Italia Lecco bocciano il progetto della maggioranza: “Si cambia strada per motivi risibili”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

La rilevanza delle cifre in gioco, nell’ordine di decine (!) di milioni di euro e il fine ultimo dell’operazione, ovvero una nuova sede per il Comune di Lecco, ci impone di utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per vigilare sulle scelte della maggioranza.

Il metodo di lavoro proposto dall’attuale amministrazione ormai non ci stupisce, ma ci preoccupa perché decisioni su tematiche cruciali per il futuro della città, vengono presentate in fretta e furia e liquidate senza ponderate riflessioni nel giro di una settimana.

Il progetto sull’immobile di via Marco d’Oggiono (ex Politecnico), acquistato, non senza difficoltà, tre anni fa dopo un lavoro concertato con Regione e Provincia, viene completamente accantonato per ragioni risibili, rischiando di allungare i tempi dei lavori a discapito della sicurezza sia del personale, sia dei cittadini.

Le valutazioni di ordine tecnico, economico e progettuale che avevano portato a tale acquisto con voto unanime e con il consenso di tutte le istituzioni, sono diventate, secondo Sindaco e Assessori, carta straccia e soldi pubblici cestinati.

L’operazione prevista ammonterà a circa 4 volte la completa riqualificazione del Bione e 10 volte quella di Villa Manzoni e le fonti di finanziamento proposte hanno un carattere del tutto ipotetico e aleatorio: il rischio è che non ci siano le garanzie economiche per salvaguardare opere, investimenti e servizi di cui la città ha bisogno oggi, come ad esempio il nuovo Lungolago.

Non è quindi per noi accettabile trattare il più grande progetto degli ultimi anni per Lecco alla stregua della compravendita dei lavatoi.

Per la prima volta il cambio di passo si è visto, ma si tratta di un’inversione di marcia rispetto al proprio programma elettorale!

Giuseppe Ciresa
Emilio Minuzzo
Cinzia Bettega
Filippo Boscagli
Giacomo Zamperini
Simone Brigatti
Gianni Caravia
Antonio Rossi
Andrea Corti
Stefano Parolari
Marco Caterisano

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