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La mozione

Nuovo Pnrr? La Lombardia vuole più soldi, ecco la richiesta

La richiesta da Regione Lombardia: “Risultati penalizzanti nei confronti dei territori lombardi”

Più soldi per i comuni lombardi. Il grande forziere è quello del Piano nazionale di resilienza e resistenza: il Consiglio regionale lombardo ha approvato la mozione per chiedere la modifica dei criteri, già criticata in tempi recenti: il Pirellone ha dato il proprio via libera al documento presentato dal gruppo della Lega Lombarda per Salvini Premier, che chiede di rivedere i parametri di assegnazione utilizzati nel bando fondi per la rigenerazione urbana, “risultati penalizzanti nei confronti dei territori lombardi”.

In merito sono intervenuti il capogruppo regionale del carroccio Roberto Anelli, il presidente della commissione speciale autonomie Mauro Piazza e il vicepresidente Alessandro Corbetta: “La mozione - hanno dichiarato i consiglieri leghisti - impegna inoltre la Giunta regionale a farsi parte attiva con il Governo affinché siano riutilizzate nei comuni virtuosi le risorse che non dovessero essere spese nei tempi previsti nei Comuni attualmente beneficiari. Sono misure fondamentali per evitare situazioni fortemente sfavorevoli nei confronti dei Comuni del nord e di quelli lombardi, come accaduto nel caso del bando sulla rigenerazione urbana. Oltre al 40% dei fondi assegnati d’ufficio ai Comuni del sud, l’applicazione dell’indice di vulnerabilità al rimanente 60% aveva causato l’esclusione al finanziamento del 92,6% dei Comuni settentrionali ammessi al bando e di due terzi dei municipi lombardi”. 

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“La volontà del Governo di rifinanziare il bando con circa 900 milioni di euro consentirà a tutti gli enti locali ammessi al bando di accedere ai finanziamenti. Si tratta certo di un’ottima notizia e di una vittoria del territorio, ma occorre però lavorare al fine di evitare ogni iniquità nei bandi futuri. Nei prossimi bandi relativi ai fondi del Pnrr abbiamo chiesto di inserire una soglia di perequazione tra l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) ed il criterio della riserva del 40% a favore dei comuni del Mezzogiorno, al fine di evitare effetti distorsivi nell’attribuzione delle risorse. Il Pnrr - hanno concluso i consiglieri - è una straordinaria occasione di rilancio economico e infrastrutturale, i cui benefici devono ricadere su tutto il Paese e non solo su alcune aree”.

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