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"Treno di Renzi? Pregiudica la tratta della Milano-Lecco-Sondrio"

Mauro Piazza, consigliere regionale: "Un treno di alta categoria e privo di circolabilità per la campagna elettorale". Il Comitato dei trasportatori: "Fatto di un materiale con traccia non nota"

Non si ferma l'ondata di polemiche e frecciate su "Destinazione Italia", il treno con cui Matteo Renzi sta viaggiando per tutta Italia. Ieri il suo tour ha toccato le province di Lecco e Sondrio, non senza contestazioni. A schierarsi contro il segretario del Partito Democratico sono Mauro Piazza, consigliere regionale di NCD, e il Comitato Trasporti Lecchesi.

La nota di Mauro Piazza

Quando si tratta di mezzi di trasporto Renzi sfodera tutta la sua fantasia. Dopo il camper è arrivato il pullman, dopo il pullman l’aereo di stato (il Force One de noaltri) e adesso anche il treno, ma con caratteristiche e regole tutte sue naturalmente, come nello stile di Matteo.

“La notizia è stata lanciata questa mattina dal quotidiano Libero proprio in riferimento alla tratta lecchese percorsa dal treno di Renzi, che è transitato sulla Lecco-Sondrio alle 7.40 con traccia non nota. ‘Destinazione Italia’ (questo il roboante nome del convoglio) pare dunque viaggi sotto traccia occulta”, spiega il consigliere regionale Mauro Piazza, esponente di Energie PER l’Italia, che aggiunge: “Dietro la parvenza low profile con cui Renzi ha venduto il viaggio elettorale, in realtà si cela materiale rotabile della categoria Freccia (noblesse obblige). In aggiunta, la questione della traccia occulta. Direi che al nostro la fantasia e l’arte di arrangiarsi non mancano”.

La Federazione Italiana Trasporti ha stigmatizzato duramente l’accaduto (“gravissimo caso che pone pregiudizi alla sicurezza ferroviaria”), quanto a Piazza conclude: “Anziché sparare su Regione Lombardia, come ha fatto alla stazione di Cernusco-Merate, molto più utilmente Renzi potrebbe essere più sollecito sul suo amico Renato Mazzoncini, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato che sono proprietarie di Trenord al 50%, Se mettesse mano al portafogli per comprare nuovi treni, almeno quanto sta facendo Regione Lombardia, potremmo risolvere molto più in fretta i problemi dei pendolari lecchesi”.

Il commento del Comitato Trasporti Lecchesi

Il treno che quest'oggi (mercoledì 16 novembre, ndr) ha circolato sulle ns linee ha messo in pericolo la rete e rischiato di creare danni e disagi a noi pendolari. Come potete leggere dall'allegato il treno renziano ha violato una norma fondamentale della sicurezza ferroviaria, la "circolabilitá del mezzo di trazione". Il Sig. Renzi non ha sicuramente colpa diretta dell'accaduto ma il suo staff dovrebbe star più attento. Ai piani alti di Rete Ferroviaria Italiana sicuramente qualcuno avrà ricevuto "la medaglia" e chissà che lungimirante carriera futura aspetta i macchinisti, pardon, gli "agenti di condotta". ANSF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria) dovrebbe stracciare le loro licenze.

comitato trasporti lecchesi treno renzi 16 novembre 2017-2

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