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Rifome istituzionali, Nava: «La Lombardia rischia di essere penalizzata»

Lunedì 23 il tema è stato discusso durante un incontro presso il Comune di Merate

Tagli dei trasferimenti, patto di stabilità, unioni e fusioni di Comuni sono solo alcuni dei temi trattati durante l'incontro "Riforme istituzionali: l'Italia che verrà. Quale modello per la Lombardia?" organizzato dalla fondazione Costruiamo il futuro e svoltosi nella serata di lunedì 23 febbraio all'auditorium del Comune di Merate.

Alla serata, realizzata con lo scopo di spiegare e permettere di porre domande sul delicato tema delle riforme istituzionali, erano presenti un'ottantina di persone e una decina di sindaci della zona. Tra i relatori, a fare chiarezza sull'argomento, è stato chiamato Daniele Nava, sottosegretario alle Riforme istituzionali, agli enti locali, alle sedi territoriali e alla programmazione di Regione Lombardia che si è detto preoccupato: «Le proposte in discussione a Roma potrebbero penalizzare in modo eccessivo realtà virtuose come la Lombardia».

Per Pier Attilio Superti, segretario generale di Anci Lombardia, invece «se esiste una spending review in questo paese, è stata attuata dai Comuni, che negli anni hanno visto diminuire le risorse a loro disposizione e si sono visti imporre limiti di spesa e investimento».

Diverso il punto di vista dell'onorevole Gian Mario Fragomeli che ha in parte promosso la riforma in atto, la professoressa Lorenza Violini, oridinaria di Diritto costituzionale all'Università degli studi di Milano, si è occupata della parte più tecnica della questione.

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