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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Riforma sanitaria, la partenza è con il botto: espulsi i consiglieri 5 Stelle

Il presidente Fermi ha espulso 9 consiglieri del Movimento 5 Stelle

Partenza infuocata per le votazione della riforma della sanità lombarda. "Meno liste d'attesa". "Basta nomine politiche". "Avete mutilato la salute". "Difendiamo la salute". "No alla (non riforma)". Con questi slogan esposti in alto e a suon di fischietti e urla i 5 Stelle hanno occupato l'aula consiliare di Regione Lombardia, decretando la sospensione del Consiglio.

Lunedì mattina di caos nell'aula del Pirellone dopo che il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, ha comunicato l'inammissibilità di oltre mille emendamenti e di più di 3.900 ordini del giorno sui 4.810 depositati dalle opposizioni alla riforma della sanità, Pd e M5S in testa. "Questa è una tagliola ufficialmente istituita" ha protestato il capogruppo dei 5 Stelle Massimo De Rosa.

I 5 Stelle hanno quindi prima occupato il centro dell'aula e i banchi della presidenza e della Giunta, con fischietti e striscioni. Dopo diversi richiami Fermi ha proceduto a 9 espulsioni, interrotto la seduta e chiamato la Digos per allontanare gli espulsi.

Pirellone occupato dai 5 Stelle

Massimo De Rosa ha raccontato l'accaduto su Facebook: "Assurdo. Questa mattina (lunedì, ndr) mi hanno espulso insieme ad alcuni colleghi perché abbiamo protestato di fronte al taglio dei nostri emendamenti e ordini del giorno alla non riforma Fontana - Moratti. Prima rifiutano il confronto e poi eliminano le nostre proposte. Difendiamo la sanità pubblica".

Lo stesso De Rosa, ha poi postato un breve video della situazione. "Abbiamo occupato l’aula consiliare. Noi difendiamo la salute dei lombardi, ci portino fuori di forza! Ci hanno tagliato oltre 3500 ordini del giorno, ma stiamo scherzando?", ha commentato il consigliere pentastellato.

“Oggi è stata scritta una pagina nera per il Consiglio Regionale della Lombardia proprio mentre si stava discutendo della riforma più importante sulla sanità - aggiunto Raffaele Erba -. Dopo una lunga battaglia in aula per difendere i diritti dei cittadini e far emergere tutti i punti deboli della revisione della Legge Sanitaria voluta dalla maggioranza, che non risolve assolutamente il problema delle liste di attesa e rischia di rendere accessibili rapide cure solo ai più ricchi, sono stati eliminati molti degli atti di modifica che avevamo presentato per correggere questa pericolosa riforma a seguito del pesante stralcio dei nostri atti, abbiamo protestato perché di fatto ci sono stati sottratti gli unici strumenti democratici che avevamo a disposizione per apporre modifiche urgenti e necessarie alla nuova Legge Sanitaria”.

“Abbiamo trovato un muro soprattutto sui temi delle liste di attesa, della prevenzione, del riequilibrio del rapporto tra pubblico e privato e del miglioramento della sanità territoriale - ha precisato -. Un atteggiamento inaccettabile che ha sollevato le nostre proteste: da qui è nata l'espulsione che ci ha privato della possibilità di esercitare il ruolo fondamentale della minoranza nell'ambito di un dibattito democratico”.

La sintesi del Consiglio

Dopo la chiusura della discussione generale sulla riforma della sanità lombarda, che si è conclusa ieri pomeriggio al termine di 14 sedute giornaliere e oltre 110 ore di dibattito, questa mattina sono cominciate nell’Aula del Consiglio regionale le votazioni degli emendamenti e dei subemendamenti, a cui seguiranno quelle degli ordini del giorno: non sono possibili votazioni a scrutinio segreto. Complessivamente sono stati dichiarati ammissibili 942 emendamenti e 929 ordini del giorno. 

Il Presidente del Consiglio Alessandro Fermi ha annunciato in apertura dei lavori odierni (aspettando quindi la conclusione della discussione generale) l'inammissibilità di oltre “mille emendamenti 'seriali' (cioè che ripropongono tutti il medesimo impegno) e di 4422 ordini del giorno 'seriali'”. “Ho scelto di annunciare solo al termine della discussione generale quali fossero gli emendamenti e gli ordini del giorno ritenuti ammissibili dagli uffici - ha sottolineato il presidente Fermi-. Questo per garantire tutto il tempo necessario a consentire un dibattito approfondito e per non pregiudicare a nessun Consigliere regionale la possibilità di illustrare nel merito i propri ordini del giorno ed esprimere le proprie valutazioni sulla riforma. Una scelta che ha sicuramente garantito ampia possibilità di intervento ai rappresentanti della minoranza e che è andata incontro alle loro stesse richieste, assicurando tutto lo spazio necessario per lo svolgimento di una discussione approfondita ed esaustiva”. 

Non potranno quindi partecipare ai lavori consiliari odierni i Consiglieri del Movimento 5 Stelle Massimo De Rosa, Ferdinando Alberti, Roberto Cenci, Massimo De Rosa, Nicola Di Marco, Raffaele Erba, Andrea Fiasconaro, Marco Fumagalli, Consolato Mammì e Simone Verni. Unico Consigliere pentastellato presente che non ha preso parte attiva alla protesta il Consigliere Segretario Dario Violi. Il Consiglio regionale resta convocato sulla riforma sanitaria sia oggi che domani fino alle ore 24.

Il Presidente Fermi ha quindi convocato una nuova seduta ordinaria per giovedì 2 dicembre dalle 10 alle 19: all’ordine del giorno la seconda legge di revisione normativa ordinamentale (relatore Francesco Ghiroldi, Lega) e il provvedimento di revisione generale del Piano Territoriale Regionale (relatore Andrea Monti, Lega). Resta confermata la convocazione del 15, 16 e 17 dicembre per la Sessione di Bilancio.

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