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Dopo il rimpasto della Giunta è bagarre a Palazzo Bovara. Scontro maggioranza-minoranza

Gattari (PD): «Nessun gelo tra partito e sindaco Brivio», Appello per Lecco: «La minoranza fa fake news», provocatoria la Lega: «La fiducia a Brivio dobbiamo votarla noi»

E' vera e propria bagarre tra maggioranza e minoranza dopo il decreto sul rimpasto della Giunta Comunale firmato da Virginio Brivio nel tardo pomeriggio di martedì.

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«Rimango veramente stupito dal leggere titoli come “gelo fra il PD e il Sindaco Brivio”, dato che il gruppo consiliare del PD ha sempre sostenuto questa amministrazione e continuerà a sostenerla.
Dire che la responsabilità delle scelte è del Sindaco significa dire una cosa ovvia, dato che è il Sindaco a nominare la Giunta - dichiara il giovane consigliere dem -. Quanto alla questione di metodo, Brivio nelle ultime settimane si è confrontato con i Segretari dei partiti di maggioranza, i Capigruppo e i singoli consiglieri. Non si può dire che non abbia riflettuto e ascoltato a lungo. Prima gli si criticava di essere lento e poco decisionista, ora che ha deciso lo si critica perché magari non piacciono tutte le scelte. Può darsi che alcune valutazioni le condividessimo e altre meno, ma i panni sporchi si lavano in casa e non posso accettare di leggere ricostruzioni secondo cui potrebbero esserci sgambetti in Consiglio Comunale, perché tutti i nostri consiglieri sono stati eletti con Virginio Brivio e con un programma che ci stiamo impegnando per realizzare, anche affrontando vicende complicate come la Piccola».

Il PD Città di Lecco: «No al rimpasto di Giunta»

Il PD ne esce ridimensionato? «Tutte le opinioni sono legittime e rispettabili, ma alcuni dati di fatto sono inconfutabili. Nel 2015 il PD aveva 4 assessori (Bonacina, Bolognini, Rizzolino, e Mazzoleni) oltre al Sindaco. Oggi ne ha 5, perché a Bonacina e Bolognini si sono aggiunti Piazza, Fusi e Nigriello. Contando anche il Sindaco, che è il primo esponente del PD, sono 6. Quando le minoranze dicono che il PD ne esce ridimensionato mi viene da sorridere. Ho letto ricostruzioni secondo cui Dario Spreafico potrebbe uscire dalla maggioranza, mi auguro ciò non succeda e non vedo perché dovrebbe. Tutte le forze di maggioranza sono state “toccate” da questa operazione e tutte possono esserne poco felici per un motivo o per l’altro. Ma conoscendo Dario mi sembra una persona più interessata ai contenuti e ai progetti per la città che al “manuale Cencelli” delle poltrone.
Concludo ribadendo, a nome del gruppo PD, i ringraziamenti sinceri e non formali agli assessori uscenti e gli auguri di buon lavoro ai nuovi entrati. Mi auguro che si torni presto, da ogni lato, a parlare di contenuti, proposte e idee per la città, che credo interessino molto di più ai cittadini lecchesi».

Appello per Lecco: «La minoranza fa fake news»

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«Le reazioni scomposte dei gruppi di opposizione in Consiglio Comunale che parlano del rimpasto di Giunta come la certificazione di un fallimento annunciato meritano una risposta immediata. 
Vi ricordate cosa abbiamo trovato dopo quasi 20 anni di Governo della Lega? - si legge in una nota diramata da Appello per Lecco-. Oltre 40 milioni di debiti e di mutui da pagare (ricordiamo che l'indebitamento sono i cittadini a doverlo pagare) che ora sono stati dimezzati grazie alla gestione oculata in questi 8 anni di Governo della coalizione progressista e civica di centrosinistra.
In pratica hanno fatto le loro politiche indebitando il Comune fino al collo (visto cosa sta succedendo con il Governo deve essere una abitudine) e poi hanno lasciato a noi l'onere di pagarli. Nessuna recriminazione, stiamo pagando i debiti che ci hanno lasciato (questo ha sottratto ovviamente la possibilità di fare investimenti e pianificare una spesa maggiore di quella disponibile e spesso sottoposta ai vincoli di bilancio), ma almeno non abbiano il cattivo gusto di parlare di fallimento della gestione Brivio. Vi ricordate in che condizioni era piazza degli Affari? Una vergogna nel cuore di Lecco durata una vita e risolta da questa amministrazione, che sta completando e risolvendo ciò che loro non sono stati capaci di fare».

Ancora due anni di mandato per l'Amministrazione lecchese: «La Giunta? Si faccia un rimpasto»

Ancora un rimando alle Amministrazioni del passato: «Volete che vi diciamo come abbiamo trovato il patrimonio comunale? L'assenza pressoché totale di manutenzione ci ha obbligati a ricorrere ad interventi di somma urgenza e attività di messa in sicurezza e ripristino dalle scuole agli edifici pubblici, dalle strade ai marciapiedi, dalle statue ai parcheggi. Se poi vi interessa conoscere cosa rischiavano i nostri concittadini ad entrare in luoghi pubblici come il teatro della Società o il Centro Sportivo del Bione, da decenni senza certificazioni antincendio e di agibilità ci asteniamo di rispondere perché chiunque dotato di intelligenza ci può arrivare anche da solo. Senza aggiungere che questa amministrazione pur riducendo l'indebitamento a fronte di entrate molto minori rispetto ai loro mandati è riuscita in anni drammatici a garantire i servizi alla persona e non lasciare nessuno inascoltato. E questo è solo l'antipasto! Meglio fermarsi qui e non infierire ulteriormente contro coloro che svolgono un ruolo solamente polemico in vista delle elezioni e che guardano magari la pagliuzza nell'occhio dell'avversario politico e si dimenticano di avere una trave conficcata al centro della loro pupilla. In particolare, non prendiamo lezioni dai Leghisti lecchesi, che sono i veri responsabili di questa faticosa esperienza di risalita che questa Amministrazione ha intrapreso ormai da otto anni a favore della comunità. Le fake news dell'opposizione leghista non oscureranno i risultati, alle condizioni date, del nostro impegno e che i cittadini possono constatare ogni giorno. 
Non ci faremo certo intimorire in questo ultimo tratto di strada dai polemisti di professione e con rinnovato impegno civico, nel limite del possibile a fronte delle risorse disponibili, dimostreremo di aggiungere altri risultati ai tanti già incassati da questa coalizione». 

La Lega provoca: «Dobbiamo votarla noi la fiducia a Brivio?»

«Dopo le parole da consumato inabile politico quale il Segretario del Partito Democratico Fornoni, che su un atto importante come la revoca e contestuale rinomina dell’organo esecutivo, la Giunta cittadina, esclama "Questa è una operazione tardiva e la paternità appartiene al Sindaco di Lecco che se ne assume la Responsabilità", parole che palesano il disconoscimento politico del nuovo esecutivo e di fiducia nei confronti del primo cittadino, è ovvio che il resto del mondo si chieda da chi e cosa siamo governati», provoca Stefano Parolari, consigliere comunale della Lega.

Prosegue: «Riteniamo obbligo politico, ma anche democraticamente formale, nei confronti della città da parte dei consiglieri eletti e iscritti al comune di Lecco nel gruppo del Partito Democratico sottoporre al consiglio una mozione di fiducia nei confronti del Sindaco e della Giunta. Con la legge 81/’93 il Sindaco nomina la Giunta, l’esecutivo ha gran parte dei poteri operativi, il consiglio ha il diritto e dovere di indirizzo, controllo politico amministrativo. Il gruppo consiliare del PD ora deve ribadire pubblicamente il riconoscimento politico della Giunta anche in dissenso agli organi di Partito. E’ ovvio che, se il gruppo del PD non presenterà questa mozione, ci penseremo noi della Lega e altri gruppo di opposizione a farlo, questo per chiarezza e dignità politica dell’amministrazione e di chi la rappresenta».

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