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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Pescarenico

“Bione, è questo il cambio di passo? Non ci resta che piangere”

Il rinnovo biennale della gestione a In Sport non piace a Lecco merita di più: “Centro più vecchio e centinaia di migliaia di euro in meno nelle casse”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

La notizia di oggi (scontata) in merito al rinnovo del contratto di gestione del Bione con In Sport, non solo è una sconfitta per tutta l’amministrazione, ma è soprattutto una pessima notizia per tutti i lecchesi che si troveranno ancora per due anni un centro sportivo inadeguato in condizioni inaccettabili per un capoluogo di provincia.

Dopo aver sbandierato un anno fa la presenza di quattro soggetti interessati al project financing, per mesi l’assessore Torri ha evitato di rispondere alle nostre domande in Consiglio comunale parlando di tre possibili vie (project financing, nuovo bando e per ultima rinnovo della gestione) quando sapevamo tutti che l’unica strada possibile fosse proprio quella oggi percorsa.

Sarebbe inoltre interessante capire (e sarà nostra premura chiedere nelle sedi opportune) a quali condizioni economiche sia stato convinto nuovamente a rimanere un gestore che già un anno fa voleva lasciare il Bione: purtroppo come sempre la notizia finisce prima sui giornali facendo trapelare solo quello che fa comodo comunicare alla città, dimenticandosi una parte fondamentale ossia quanto costi (nuovamente) ai lecchesi mantenere in vita un centro sportivo in queste condizioni.

Quale è il futuro del Bione? Fino a pochi mesi fa doveva esserlo una mirabolante “club house” mentre negli spogliatoi e nel campo di pallavolo pioveva letteralmente all’interno; poi siamo passati dal project financing che doveva essere la panacea di tutti i mali... Per finire dove? Dove eravamo rimasti esattamente due anni fa dopo le elezioni, con solo due differenze: un centro sportivo più vecchio e le tasche del Comune più povere di centinaia di migliaia di euro.

Se questo è il famoso cambio di passo promesso da due anni... Come direbbero Benigni e Troisi: “Non ci resta che piangere”!

Emilio Minuzzo
Simone Brigatti
Gianni Caravia
Lecco Merita di più 

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