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Paritarie, la maggioranza diserta l'incontro. Il centrodestra: “Il sindaco è in ostaggio”

In Commissione IV non è andato in scena l'atteso faccia a faccia tra le parti, mentre vi hanno perso parte le minoranze

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Nella serata di lunedì tutta la minoranza ha partecipato alla riunione indetta dalla associazione delle scuole paritarie in merito alla convenzione che si dovrebbe firmare entro il 31 agosto. Il fatto che l’intera maggioranza abbia disertato ad un incontro è indicatore di una profonda spaccatura tra le richieste dell’associazione e la proposta dell’amministrazione che è stata presentata martedì in commissione IV. E ancora più grave è il fatto che a consiglieri liberamente eletti sia vietato di ascoltare una parte fondamentale della nostra città: neanche fossimo in un qualche regime bolscevico!

La situazione esposta dai presidi presenti è stata disarmante: mentre a luglio dovrebbe arrivare in aula il testo della convenzione, l’accordo è lontano dall’essere trovato.

Se infatti l’associazione richiede un piccolo aumento del contributo (da 27.500 a 30.000 euro per sezione), di molto inferiore ad altre realtà più o meno vicine (37.000 euro a Merate) o lontane (80.000 a Brescia), l’amministrazione non vuole concedere questo aumento necessario alla copertura di tutti i costi fissi a fronte di una diminuzione degli iscritti.

Cosa comporterebbe tutto questo? Un aggravio delle rette per tutti i bambini iscritti alle nostre scuole paritarie... Per fortuna (?), quantomeno le famiglie non dovranno mettere mano al portafoglio per il diario scolastico gentilmente omaggiato dal sindaco.

Quello che stiamo affrontando più che un cambio di passo è diventato ormai un cambio di programma: dal faraonico nuovo comune al perentorio “garantisco io per le paritarie” finito nel dimenticatoio per la sopravvivenza della maggioranza. Il sindaco è infatti chiaramente ostaggio della componente più a sinistra della sua coalizione pertanto è davanti ad una scelta: o rispettare quelle promesse elettorali che lo hanno aiutato a conquistare palazzo Bovara, o perdere la sua maggioranza e il comune stesso.

Appare evidente in ogni caso che sui temi etici e di visione per la città, la maggioranza sia ostaggio di una minoranza interna facinorosa e attaccata a principi anacronistici... A quale costo? Non si sa di preciso, quello che è certo è che sindaco e giunta non si preoccupano che a pagarlo siano le famiglie e i bambini lecchesi!

I capigruppo e i consiglieri di centrodestra

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