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La replica / Centro storico / Piazza Armando Diaz

Lecco, soldi del Pnrr a rischio? “Tutto falso, siamo in regola”. “Arroganti!”

Il Comune replica in maniera approfondita al consigliere Corrado Valsecchi dopo l'uscita sulla Corte dei Conti

Replica tecnica del Comune di Lecco a Corrado Valsecchi. Il consigliere di minoranza, capogruppo di Appello per Lecco e già assessore al patrimonio durante il Brivio II, durante la giornata di giovedì ha reso nota una delibera della Corte dei Conti relativamente a dei controlli eseguiti sul fondi per il bando Pnrr. Già durante la stessa serata da Palazzo Bovara era arrivata una comunicazione informale volta a far sgonfiare la situazione, mentre nella tarda mattinata di venerdì l'amministrazione ha divulgato una lunga nota in cui ha elencato le motivazioni che rendono l'affermazione di Valsecchi, che aveva messo in dubbio la ricezione dei 18 milioni chiesti dall'ente, “priva di ogni fondamento”.

Il progetto per il nuovo lungolago di Lecco

Fondi Pnrr, il Comune: “Controlli normali, nessun rischio”.

“Lo scostamento tra l’importo degli interventi finanziati con il PNRR (11.503.807,92 euro) così come riportati dalla Corte dei Conti nella deliberazione n. 255/2022/GEST, e l’importo di euro 18.919.984 caricati sulla piattaforma gestita dalla Ragioneria dello Stato “ Regis” , è semplicemente dovuto all’avanzamento delle istruttorie legate alla presentazione dei progetti avvenuti in data successiva rispetto ai dati comunicati alla Corte dei Conti, in occasione della compilazione del questionario relativo al bilancio di previsione 2022-2024 (inviato in data 07.09.2022). Successivamente a questa data, i progetti sono stati via via resi ammissibili e finanziabili dai Ministeri titolari delle diverse misure, caricati in Regis, a eccezioni di quelli relativi alla digitalizzazione, i quali non transitano tramite questa piattaforma”, spiega il documento diffuso da Palazzo Bovara.

La delibera della Corte dei Conti

“Per completezza d'informazioni, oltre ai 4 progetti di rigenerazione urbana che ammontano ad euro 11.503.807,92, si aggiungono: 2 progetti per interventi legati alla resilienza, valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei Comuni (riqualificazione energetica per euro 260.000 e rete pubblica illuminazione per euro 130.000) per complessivi euro 390.000; progetto rinnovo flotte bus per euro 5.613.159; 5 progetti riguardanti la transizione digitale, per complessivi euro 673.017 (che per espressa disposizione ministeriale, non sono assoggettati a monitoraggio e rendicontazione su Regis); progetto percorsi di autonomia per persone con disabilità per euro 715.000; progetto gestione del rischio di alluvione e idrogeologico per euro 25.000 (trattasi di un progetto già concluso). Complessivamente i progetti già menzionati ammontano a euro 7.416.176”, prosegue la nota.

“Pertanto, è possibile affermare non solo che l’intervento citato dal Consigliere comunale rappresenti un’azione di routine della Corte dei Conti, e prevista per tutti i soggetti beneficiari dei fondi PNRR, ma altresì che tutti gli adempimenti prescritti siano stati correttamente effettuati. Corre l'obbligo, infine, specificare che l'affermazione che vedrebbe i suddetti fondi PNRR a rischio per il Comune di Lecco è priva di ogni fondamento”, si chiude la comunicazione arrivata da piazza Armando Diaz.

Valsecchi: “Routine? Arroganza”

“In assenza della convocazione di un consiglio comunale è inevitabile che la discussione si sposti a livello pubblico sui media locali - ha quindi replicato Valsecchi -. Viceversa, su temi delicati come quelli evidenziati dalla Corte dei Conti calerebbe un silenzio assordante. Alla mia nota, che aveva l'obiettivo di accrescere l'interesse verso una relazione preoccupata della massima autorità di controllo dei conti pubblici, la Giunta e il sindaco scrivono che è attività routinaria. Chiunque abbia un minimo di cultura istituzionale non si azzarderebbe mai a definire in questo modo l'attività della Corte dei Conti, in primis per evitare il dileggio e un vulnus verso una Istituzione deputata a controllare e verificare la correttezza delle operazioni amministrative”.

“Dopo aver fatto arrabbiare Provincia, Regione, Ministero degli Interni e Comuni limitrofi, ci manca solo di far adombrare anche la Corte dei Conti e la sua Procura. Sottovalutare la relazione della Corte dei Conti definendola routinaria è solo un esercizio di arroganza istituzionale. Anche la nota del Ministero degli Interni era routinaria? Peccato che per non aver risposto Lecco ha perso un interessante finanziamento per il lungolago. Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire. La mia attività di consigliere di minoranza è quella di controllare, verificare la trasparenza degli atti. Per fare questo occorre tempo e dedizione. La relazione della Corte dei Conti è arrivata al sindaco, allora faccio una domanda: È stata socializzata con la Giunta e i consiglieri di maggioranza?. Temo che nessuno sapesse di questa nota critica e, se così fosse, la mia preoccupazione legata alla trasparenza degli atti si moltiplica. Volevo solo aiutare ad evitare una brutta figura, invece come al solito rispondono in maniera indispettita senza nemmeno accorgersi delle conseguenze che le parole usate possono determinare su persone e istituzioni”. 

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