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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

«Dalla Superlega al Centro sportivo del Bione»

Il parallelismo di Filippo Boscagli, consigliere comunale della lista Lecco Ideale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Il calcio è la più importante economia del settore intrattenimento in Europa, vale più di cinema e teatro. Per questo non deve stupire che la notizia di oggi sia la nascita della superLega dei club che hanno fatto la storia del Calcio.

Quello che lascia un po’ stupiti è forse la modalità con cui si è sbilanciata la politica su un tema come questo, a difesa delle Istituzioni del Calcio come fossero istituzioni democratiche a tutela della civiltà occidentale. Come se si stesse svendendo la passione pura del calcio al vile denaro.

Cosa, in questi termini, successa ormai decenni fa.

Infatti le partite si giocano a orari diversi non certo per fuso orario nazionale ma per meri diritti televisivi. E nessuno si è scandalizzato per gli 840 milioni di euro annuali offerti da DAZN per la Serie A, o i 350 milioni per la Champion’s di SKY. Così come le finali di Supercoppe nazionali vengono addirittura giocate in altri continenti per aprire nuovi mercati.

Un sistema, quello attuale, di cui nessun modello di associazionismo sportivo, educativo e territoriale ha minimamente beneficiato per essere così spudoratamente difeso dalla politica.

Intanto un sistema simile alla SuperLega nel Basket funziona da tempo, ed è l’Eurolega, dove le più importanti squadre partecipano su invito a livello continentale mentre disputano il proprio campionato nazionale. E non per questo i ragazzini hanno smesso di giocare a basket o i tifosi di seguirlo.

Quello che invece dovrebbe fare la politica, è valorizzare i luoghi e le realtà dove lo sport è vissuto per passione e per vocazione, dai centri sportivi (come il caso di questi giorni al Bione) al sostegno economico, dalla riapertura di palestre e stadi, alla valorizzazione dell’insegnamento a scuola.

Non ha senso oggi mettere in discussione un modello o un altro di calcio professionistico se nemmeno si è in grado di tenere aperte e mantenute le palestre comunali o scolastiche e si lasciano diventare campi da coltivazione i migliori campi di calcio del territorio.

Non so se il calcio sarà migliore o peggiore con la superlega, ma so che senza un campo di calcio difficilmente i bambini di oggi potranno amarlo

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