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Salute Corso Carlo Alberto

Sanità: presentato il Centro per la presa in carico del malato cronico: «Vera attuazione del sistema sanitario»

Le realtà mediche del Lecchese potranno scambiarsi in tempo reale i dati relativi ai pazienti soggetti alla ripetitività della malattie. Soddisfatto Gallera, assessore al welfare di Regione Lombardia

Più qualita della vita, più personalizzazione delle cure, più accompagnamento; meno stress, meno file e attese, meno disagi per le famiglie. Sono questi, in ordine, i vantaggi del nuovo percorso di cura per il paziente cronico, reso possibile grazie alla Centro servizi per la presa in carico del soggetto che è spesso colpito dalla medesima malattia. Un bel passo in avanti per la sanità lombarda e, più ristrettamente, per il Lecchese, che ha già aderito con l'82% dei medici di base operanti sul territorio. Medici di base che diventano anche gestori attraverso la messa in rete del sistema di Regione Lombardia, presentato nella mattinata di venerdì nelle sale di Ats della Brianza, in corso Carlo Alberto a Lecco.

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Asst, Ats della Brianza, Inrca di Casatenovo (specializzato in pneumologia) e Cosma (servizio di prenotazione della medicina generale) collaboreranno ancor più intensamente per una trasmissione in tempo reale dei dati medici rilevati e registrati in via elettronica. «Facciamo economia dei costi e accumuliamo informazioni - ha spiegato Massimo Giupponi, Direttore Generale di Ats della Brianza -. La presenza dell'assessore Gallera è emblematica in tal senso».

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Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Gallera ha così commentato: «Il centro servizi unico e integrato partito oggi a Lecco per la presa in carico dei pazienti cronici rappresenta la vera attuazione della riforma del sistema sanitario sul territorio lecchese. Una presa in carico a 360 gradi degli oltre 24.000 pazienti cronici grazie al lavoro di personale amministrativo e 13 infermieri che nel ruolo di case manager e la loro presenza diffusa sul territorio quotidianamente mettono al centro il paziente e i suoi bisogni. L'obiettivo ambizioso della riforma del nostro sistema sociosanitario è far dialogare i vari attori della presa in carico con al centro il MMG; su questo Lecco è assolutamente all'avanguardia grazie ad una stretta collaborazione tra ATS, ASST e MMG che hanno aderito quasi unanimemente alla alla presa in carico, superando alcune criticità che stiamo riscontrando su alcuni territori. Il nuovo centro servizi è strumento fondamentale per la presa in carico del paziente perché ciascuna postazione informatica a disposizione di ogni operatore permette di visionare quanto prescritto dai PAI del paziente che contatta il Centro Servizi, così da poter di conseguenza effettuare le opportune prenotazioni presso le strutture erogative della filiera con le quali ogni singolo gestore avrà effettuato un accordo. Il paziente è quindi conosciuto e potrà ricevere le risposte più appropriata ed essere indirizzato al meglio al percorso di accompagnamento».

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Come spiegato da Gallera, sono 24.233 i pazienti presi in carico: per il 2018 si conta di toccare l'83% dei presi in carico con il nuovo sistema, grazie a una presenza capillare sul territorio dei presidi. Il centro servizi sarà basato, come spiegato, sul sitema informatico, sulle relazioni con il paziente (contact center, numero verde, questionari...) e sull'area gesstionale (appropriatezza, analisi dati clinici, prescritto/eseguito, controllo di gestione, formazione, tariffe, verifica obiettiva e relazion): tutto volto a semplificare il contatto con il soggetto interessato. Per quanto concerne il flusso "umano", il centro servizi impiegat 8 persone e 13 infermieri, che gestiscono cento telefonate in entrata e duecento in uscita, che ora saranno ottimizzate per dare risposte concrete in tempi certi.

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«E' un momento importante per la sanità del territorio, un’eccellenza del Lecchese - spiega Paolo Favini, Direttore Generale Asst -. Il Centro servizi è veramente integrato, ha un percorso importante. La situazione lecchese ha visto l’integrazione dei medici di medicina generale e di altri erogatori; sono 75mila le prestazioni nel Lecchese, con una parte predominante nel Meratese (38mila), 28mila nel Lecchese, 8500 nel Bellanese. Unire sanitario e sociale è l’obieittivo». Soddisfazione, la sua, replicata anche da Mario Cesana, Amministratore Delegato di "Mangioni Hospital", Daniele Colombo, Direttore di Pneumologia Inrca, e Umberto Motta, Presidente MMG Cosma Lecco.

Nel 2019, inoltre, «Saranno mappate le zone da mettere a disposizione delle Presst, come avvenuto a Introbio», ha concluso Gallera.

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