rotate-mobile
Salute Brianza / Largo Mandic, 1

Chiude il punto nascita all'ospedale di Merate: "Non è la soluzione"

La sospensione avverrà l'11 maggio, nelle intenzioni di Regione e Asst Lecco al fine di potenziare le attività pre e post parto. Il Pd lecchese: "Necessario consolidare i servizi dedicati al percorso nascita"

Il punto nascita dell'ospedale Mandic chiuderà. L'annuncio ufficiale è giunto nei giorni scorsi direttamentre da Asst Lecco. La sospensione avverrà l'11 maggio, al fine di potenziare le attività pre e post parto.

Nel primo incontro costitutivo del Tavolo provinciale della Sanità di mercoledì sera, presso la Federazione del Pd lecchese, è emersa grande preoccupazione per l'annunciato provvedimento dell'Asst, su indicazione della Direzione generale della Sanità regionale, che dispone la sospensione del punto nascita e la ravvicinata chiusura del medesimo reparto.

"Siamo in piena sintonia - dichiara il segretario provinciale Manuel Tropenscovino - con il fruttuoso lavoro messo in campo dal Tavolo della Sanità Meratese che da tempo ha denunciato le chiusure di alcuni reparti (Psichiatria) e i rischi, oggi diventati concreti, di chiusura di altri reparti del Mandic come il punto nascita. Azioni, quelle del Tavolo, a cui sono seguite importanti prese di posizione dei sindaci del territorio meratese, in pieno contrasto all'evidente depauperamento del Mandic e inserite in uno specifico documento inviato all'assessore Bertolaso che su questo tema verrà a Merate per un confronto il prossimo 19 marzo".

Nel 2022 a Merate 151 parti su 707

"Tornando al punto nascite - evidenzia il consigliere regionale Pd Gian Mario Fragomeli - siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà del reparto e della riduzione degli standard di sicurezza ma, anche a seguito di puntuali richieste all'assessorato regionale alla Sanità, è emerso che nel distretto meratese nel 2022 si sono registrati comunque 707 parti, di cui soli 151 (21,4%) al Mandic e 221 (31,2%) al Manzoni di Lecco, mentre un consistente numero di parti (praticamente uno su due) sono stati effettuati in strutture di altre province lombarde e cioè a Vimercate (11,2%), a Monza (10.7%), a Carate (7%), a Milano (8,2%), a Bergamo (4,7%,) e a Como (2,3%). La drastica riduzione di parti si è realizzata solo negli ultimi due anni (2022-2023), senza che peraltro sia stato adottato alcun intervento correttivo che, auspichiamo con modalità efficaci e in tempi brevi, possa essere messo in campo dalla nuova Direzione in stretta sinergia con l'ospedale Manzoni, finalizzato a una sospensione temporanea del punto nascite seguito da una riattivazione del reparto e non da un programma di chiusura definitiva".

"Questo porterà alla chiusura del Mandic"

"Riteniamo necessario, in questa fase, consolidare i servizi dedicati al percorso nascita al fine di garantire l'accessibilità a tutte le prestazioni nelle diverse fasi della gravidanza (monitoraggio, preparazione al parto, emergenze in gravidanza, evento parto, puerperio) con particolare attenzione al percorso per la gestione della gravidanza fisiologica di cui agli specifici provvedimenti regionali (Dgr n. 268 del 28/06/2018) - prosegue Fragomeli - In ultimo, dal Tavolo provinciale si vuole sottolineare la gravità di quanto successo che, senza la costante attenzione di tutti, cittadini e politici, e senza un chiaro piano di sviluppo da parte dell'Asst, porterà inevitabilmente alla chiusura progressiva per 'inedia' dell'Ospedale Mandic, un presidio pubblico di grande importanza per tutti i cittadini dell'intero territorio della provincia di Lecco".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chiude il punto nascita all'ospedale di Merate: "Non è la soluzione"

LeccoToday è in caricamento