Dalla "fireaföös" alla "vacaröla": alla scoperta degli insetti nel dialetto brianzolo
La simpatica lezione del sindaco di Santa Maria Hoè Efrem Brambilla, grande appassionato di storia e tradizioni locali
Come si chiamano gli insetti nel dialetto brianzolo? A regalare la curiosità agli amanti delle tradizioni è il sindaco di Santa Maria Hoè Efrem Brambilla, che sui propri social network ha proposto ai follower, siano essi cittadini del territorio o di altri luoghi, la traduzione di diversi vocaboli nel vero dialetto del Monte di Brianza.
Non è la prima volta: Brambilla è infatti un grande amante dell'idioma locale e periodicamente pubblica post di questo genere, frutto di approfondite ricerche storiche e confronti con i cittadini più anziani. Lo scorso agosto propose i nomignoli degli abitanti di tutti i paesi brianzoli, riscuotendo un grande successo. Questa volta la scelta è caduta sugli insetti più comuni che è possibile avvistare anche nel nostro territorio. Li riportiamo di seguito.
Il "dizionario" degli insetti
Parpajöla = Farfalla
Vermisöö = Verme
Lüsiröö = Lucciola
Cornobobò = Cervovolante
Muschet = Moscerino
Af = Ape
Fireaföös = Libellula
Cagnot = Larva
Tavon = Tafano
Vacaröla = Coccinella
Vegiatuntuna = Cimice
Gombison = Ragno folcide
Scurpion = Scorpione
Piespulet = Pidocchio delle galline
Soltamarten = Cavalletta