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Lecco, monumento a Mario Cermenati

Uomo appassionato, una figura poliedrica, che ha amato le sue montagne e la geologia. Ecco la storia

Il monumento a Mario Cermenati è situato nell’omonima piazza che si affaccia sul lago di Lecco. In linea d'aria tra il lago, la Basilica di San Nicolò con il suo campanile e il monte San Martino. 

Mario Cermenati nacque a Lecco nel 1868. Fu un grande studioso e politico. Forse pochi sanno essere uno dei fondatori, insieme a Carlo Vercelloni, dei musei civici di Lecco. Occupò per diversi anni la cattedra di geologia presso l'Università di Roma, e ricoprì diverse funzioni e ruoli come sottosegretario di Stato e Ministeri.

Mario Cermenati: il monumento 

Dopo essere stato titolare della cattedra di vulcanologia, a Cermenati va la prima cattedra italiana di storia della scienza all’università di Roma. Amante e conoscitore di Leonardo da Vinci, raccolse un grande numero di pubblicazioni sul genio leonardesco tanto da costituire una biblioteca vinciana di tutto rispetto (purtroppo andata persa dopo la sua morte).

Quella del concittadino lecchese è una figura poliedrica, che ha amato le sue montagne e la geologia. Uomo appassionato, fu anche deputato al Parlamento italiano, con incarichi governativi nell’ambito dell’agricoltura.

Si tratta di una figura importante, che i lecchesi vollero ricordare dedicandogli un monumento. Non si tratta però dell'attuale opera in marmo di Francesco Modena (1882-1960), poiché, l’incarico per la realizzazione della statua venne affidato allo scultore romano Mario Rutelli (1859-1943), autore della Fontana delle Neiadi a Roma. La statua originale era in bronzo, e Mario Cermenati era raffigurato in posizione eretta ed oratoria, con la mano sinistra sul petto e la destra protesa in avanti.

L'opera è rimasta intatta e raffigura le rocce, tante care a Cermenati per la sua passione per la montagna e gli studi geologici.

Il monumento, inaugurato nel pomeriggio del 25 settembre 1927, presentava alla base una recinzione, che venne poi sostituita da una fontana a filo piazza. La statua bronzea venne rimossa e fusa quando scoppiò la seconda guerra mondiale, e fu quindi sostituita con con quella in marmo che vediamo oggi nell'attuale Piazza Cermenati.

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