Lecco, stracci "stesi" sul lungolago: il retroscena della foto
Gentile Direttore,
Le scrivo per rispondere alla segnalazione da voi pubblicata in riferimento al presunto degrado del lungolago a ridosso dell'albergo di NH Hotels. Bene, a mio modestissimo parere questa segalazione è completamente fuoriviante e decisamente volta a creare un malcontanto e una rabbia comunitaria nei confronti dei non meglio precisati "clandestini". Io, per questioni lavorative, mi trovo a transitare tra le due e quattro volte in quel luogo e posso assolutamente assicurare che mai ho visto "clandestini" bivaccare. Ho visto molte volte italianissimi proprietari di cani non raccogliere gli escrementi dei propri cani, ho visto quasi quotidianamente italianissimi individui pescare non curanti del divieto imposto dal 1 Aprile al 31 Luglio in quel tratto in quanto zona di ripopolamento, ho visto italianissimi cittadini buttare per terra cartacce nonostante ci siano cestini in zona, ho visto italianissimi ragazzi (evidentemente non dei centri sociali, ma di buona famiglia) fumare tranquillamente marijuana. Certo, ho visto anche persone in difficoltà (senzatetto) che utilizzano la zona, per altro in completo abbandono, come rifugio per la notte o durante gli acquazzoni, ma non ho mai sentito "puzza di urina". In particolare, vorrei anche sottolineare come gli stracci appesi (mostrati nella foto - segnalazione di una lettrice, ndr) erano stati posizionati in quel modo ieri mattina (28 aprile) da due uomini non italiani (direi nordafricani) che hanno pulito la "galleria" che si trova in quella parte di lungolago dal fogliame, dalle cartacce di cui sopra e dall'acqua stagnante causata dal maltempo che ha colpito la città nella notte tra giovedì e venerdì. Mi dispiace solo di non aver immortalato fotograficamente il lavoro svolto da quelle persone, onestamente credevo non ce ne fosse la necessità. Per tutti questi motivi, credo fermamente che segnalazioni come quella che avevo pubblicato questa mattina altro non siano che tristi tentativi di creare odio e distanza tra persone di origine diversa, ma che condividono lo stesso spazio sociale. Il possible degrado, la sporcizia, o altri problemi non sono legati alla provenienza, ma alla maleducazione delle persone, siano esse italiane o straniere.