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Varenna, il borgo degli innamorati sul lago di Como

A pochi minuti da Lecco, Varenna è una piccola perla che si riflette sulle limpide acque del lago di Como, in grado di offrire ai suoi visitatori scorci unici e momenti indimenticabili

​Il lago di Como è uno dei laghi più belli d’Italia e ormai questo lo sanno tutti. È uno dei più suggestivi paesaggi italiani, decantato nell’800 dai maggiori poeti del Romanticismo, da Alessandro Manzoni a Stendhal, da George Gordon Byron a Franz Liszt. 

Proprio Manzoni ambientò qui il suo romanzo “I Promessi Sposi”. Renzo e Lucia però, arrivano ben dopo molti nobili e aristocratici, che scelsero di vivere sulle sponde di quello che è il più profondo dei laghi d’Italia dai tempi dei Romani, e si hanno notizie di insediamenti abitativi sul lago di Como fin dalla Preistoria.

Ciò che però non tutti sanno è che il Lario, come viene anche chiamato questo lago lombardo, appartiene in realtà a due province: la provincia di Como e quella di Lecco, che danno il nome ai rispettivi rami del lago di Como. Ed è proprio a quest’ultima provincia del lago che fa capo il borgo di Varenna, un piccolo paesino da visitare, soprattutto se siete alla ricerca di una gita romantica in Lombardia.

Adagiata sulla sponda orientale del Lago di Como, Varenna è un suggestivo borgo di pescatori, da visitare con calma, passeggiando romanticamente sul lungolago, per ammirare i riflessi dell'acqua e le facciate delle case variopinte, che arrivano direttamente sulla riva del lago. 

Il borgo, che ha origine preistorica, appare come un reticolo di vie e vicoli che scendono ripidi verso il Lago di Como. Durante la Guerra dei dieci anni si oppose a Como e si alleò con l'Isola Comacina, accogliendone gli abitanti dopo la sua distruzione. Già a quell’epoca Varenna era famosa per il suo marmo nero.

La parrocchiale di San Giorgio, la cui facciata è arricchita da un grande affresco raffigurante San Cristoforo, è una basilica a tre navate, consacrata nel 1313. L’opera più preziosa in essa contenuta è la “Deposizione della Croce” in sasso colorato. Dalla chiesa di San Giorgio, proseguendo lungo via IV Novembre, scorgerai Villa Isimbrandi o dei Cipressi, ora un hotel, con il suo giardino e le terrazze dove vivono piante di rara bellezza.

Poco oltre potrai ammirare Villa Monastero (un tempo luogo di ritiro spirituale delle suore cistercensi di Santa Maria Maddalena, che conserva sculture importanti tra le quali spicca la Clemenza di Tito, ultima opera incompiuta di Giovan Battista Comolli in un giardino botanico tra i più belli del Lago di Como) e Villa Cipressi, considerate tra le più belle ville storiche del Lago di Como; e anche il Castello di Vezio, situato sopra il paese, quasi a proteggerlo. Uno dei principali punti di segnalazione del lago, risalente al XII-XIII secolo, con una torre quadrata difesa da una cerchia murata.

A pochi chilometri dal centro, raggiungibile comodamente a piedi, si trova la frazione di Fiumelatte, che prende il nome della schiuma bianca del fiume (il più corto d'Italia) che ricorda proprio il colore del latte.

La storia di Varenna

Anche se le sue origini sono umili la storia di Varenna non è per nulla banale e anzi, ancora oggi viene ricordata dagli abitanti del lago. Questo antico villaggio di pescatori accolse infatti gli esuli dell’Isola Comacina, schierandosi con Milano all’epoca dei Comuni. Questa alleanza gli costò la distruzione da parte dei comaschi ma gli abitanti ricostruirono il loro borgo che divenne uno dei più ricchi del lago di Como e ancora oggi, in occasione di San Giovanni, si festeggia l’esodo dei comacini con una grande festa in cui moltissimi lumini galleggianti fanno brillare le acque del lago.

Negli anni in questo bellissimo paesino del lago di Como passarono ricchi, nobili e intellettuali, tra cui Enrico Fermi, il nobel per la Fisica che qui, tra le stanze di Villa Monastero, tenne alcune sue lezioni.

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