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Anche Franz alla prova della ResegUp

Quella di quest'anno si preannuncia una ResegUp da record in tutti i sensi, come dimostra la prova del percorso montano effettuata nel pomeriggio di sabato 24 maggio.

Gli organizzatori della 2Slow si sono ritrovati sul piazzale della funivia dei Piani d'Erna nel primo pomeriggio e con loro erano presenti un centinaio di persone pronte a mettersi in marcia per imboccare il sentiero verso il rifugio Azzoni, che sarà il punto più alto del percorso con i suoi 1877 metri di altezza.

Da li spazio poi alla discesa con la piacevole sorpresa, nel primo tratto, di alcune lingue di neve che, se ben sfruttare dai concorrenti, consentiranno loro di abbassare i tempi finali di gara oltre che rendere ancora più divertente ed entusiasmante la seconda parte del tracciato.

Presente alla ResegUp, che ricordiamolo si correrà sabato 7 giugno e rappresenterà la seconda tappa del circuito La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup 2014, e alla prova percorso di sabato, anche Franz Rossi, fondatore di XRun, rivista bimestrale sul mondo della corsa, e salito alla ribalta nel novembre dello scorso anno grazie all'uscita del libro intitolato "Corro perché mia mamma mi picchia" scritto insieme a Giovanni Storti (proprio lui, quello di Aldo, Giovanni e Giacomo) nel quale i due amici raccontano le loro avventure in campo podistico.

Abbiamo colto l'occasione per fare lui una piacevole chiacchierata. «Molti miei amici hanno corso la ResegUp e me ne hanno sempre parlato bene» racconta Franz, «solo che finora non avevo avuto mai modo prepararla a dovere. Quest'anno è stata la volta buona e sono molto curioso di partecipare».

Dal 2000 Rossi, classe '64, vive stabilmente a Milano, città che non offre certo gli scenari di allenamento a lui congeniali, e così eccolo appena può raggiungere Lecco e le sue montagne. «Conosco molto bene il Resegone perché spesso mi alleno li. Lecco è una zona che mi piace molto e le sue montagne sono un ottimo terreno di allenamento. Ho corso la Monza- Resegone, nel 2013 il Giir di Mont a Premana, il primo maggio di quest'anno il Trofeo Dario e Willy a Valmadrera e ora la ResegUp. Generalmente preferisco le gare con distanze più lunghe, le skyrace sono un po' una via di  mezzo tra le maratone ed il mondo del trail. Mi piace molto l'aspetto legato al rispetto per l'ambiente e al correre immersi nella natura. Poi si  incontrano persone che vanno veramente forte, ma il mio obiettivo alla ResegUp è quello di divertirmi, vedere un bello spettacolo e godermi il percorso che so essere meraviglioso oltre che abbastanza tecnico soprattutto nella parte in discesa».

Una carriera sportiva cominciata in modo molto diverso rispetto alla strada intrapresa negli ultimi anni, ma con la costante dell'amore per la natura e lo stare immerso in essa: «ho iniziato da ragazzo con il canottaggio, disciplina nella quale la corsa era solamente parte della preparazione fisica però già mi piaceva. Poi con il tempo ho smesso di vogare, all'età di 39 anni  mi sono posto l'obiettivo di correre la mia prima maratona e un anno dopo l'ho fatto. Tutto è cominciato da li, infatti con il passare del tempo ho unito alla corsa la mia passione per la montagna iniziando a fare gare un po' di tutti i tipi e un po' ovunque. Inoltre nel 2009 ho fondato la rivista XRun nella quale cerco proprio di raccontare quella che è l'essenza della corsa soprattutto dal punto di vista delle emozioni e del benessere che sa trasmetterti, senza puntare troppo l'attenzione su aspetti tecnici come allenamento e simili».

Lo scorso anno per Franz arriva anche l'affascinante esperienza di scrivere un libro con un volto noto della tv, quel Giovanni Storti con cui da tempo condivide i suoi allenamenti: «ci siamo conosciuti tramite un amico in comune e abbiamo iniziato a fare diversi giri insieme. Abbiamo entrambi la passione per la corsa in montagna e così ci è venuta questa idea per raccontare non solo le nostre avventure, ma soprattutto lo spirito della corsa.

Per chi non la pratica spesso è solamente fatica e sudore, ma in realtà è un vero e proprio piacere. Questo è il messaggio che abbiamo cercato di trasmettere». La corsa con la C maiuscola insomma, vissuta nella sua essenza, proprio come nello spirito della ResegUp.

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