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A 84 anni corre come un ragazzino, i successi sportivi del "nonno dei podisti"

Giuseppe Boschi è ancora protagonista di corse campestri, su strada e in montagna. Tra gli applausi e l'affetto dei colleghi più giovani

Una scheda sopra l'altra ordinatamente suddivise per data, con l'intestazione indicativa della gara svolta. Dal Kilometro verticale in Valchiavenna al Cornizzolo, al Monte Magnodeno fino alla Regionale campestre a Colorina (Sondrio) e molte altre. Ultima in ordine di tempo, quella del 10 febbraio 2019.

A mostrarcele nella sua abitazione di Lierna, è Giuseppe Boschi. Nato in questa località incuneata tra lago e monti, si presenta come un vero ever-green nel campo delle corse campestri, su strada e montagna. Su quei cartoncini la summa del suo costante impegno e attaccamento a questa disciplina sportiva di cui dice: «Non mi pongo limiti di età continuerò fino a quando avrò la salute». Negli ambienti delle gare a cui partecipa da tempo, da quelle locali alle più lontane, riferisce «sono conosciuto da tutti mi considerano il loro nonno». È l'età anagrafica a supportare questo appellativo. Infatti ieri, venerdì 15 marzo ha compiuto 84 anni.

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Dalla Svizzera, alla Val di Fassa, all'Umbria, passando attraverso le gare locali di casa e in ambito lombardo, Boschi affida al costante allenamento sui monti sovrastanti Lierna i piazzamenti di tutto rispetto che emergono ovunque si ponga al nastro di partenza, mischiato tra concorrenti con target di età di molto inferiore alla sua.

In paese, Giuseppe non è mai stato fermo, sportivamente e socialmente parlando. Racconta sull'onda dei ricordi «A diciotto anni mi sono avvicinato al calcio. Nel ruolo di portiere nei tornei, fino ai cinquantanni. Ho creato la Polisportiva liernese e la Scuola di comportamento in  montagna. Mi sono sempre prefisso di avvicinare i ragazzi, i giovani a praticare lo sport. Di qualsiasi tipo e disciplina, insegnamento trasmesso e seguito anche  dai miei nipoti».

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Dopo questo trascorso, il passaggio suo personale alle gare di corsa, vestendo le casacche societarie della Corno Marco di Lecco, Polisportiva Bellano e l'attuale O.S.A. Valmadrera. In tutti questi sodalizi ha gareggiato, sempre portando a termine le competizioni in qualsiasi condizione climatica , di affaticamento o piccoli infortuni causati da scivolate su terreno bagnato. «Sono per natura competitivo - ci confida - non mi sono mai tirato indietro».

Nel palmares della sua categoria la Master 80-85 le vittorie al Giro dell'Umbria, il Campaccio a Legnano e la 5 Mulini di Vittuone Olona. Nel congedarci, il nostro interlocutore, provato interiormente ci mostra una testimonianza datata 17-24 marzo 2018, con dei timbri impressi su di una scheda recante un percorso snodato su 118 chilometri effettuati da Sarria in Francia a Santiago de Compostela. Un cammino speciale, effettuato a tappe con i figli Paola, Antonio, Elena e alcuni amici, nel ricordo e memoria della moglie Carla e madre esemplare, scomparsa lo scorso anno lasciando un vuoto incolmabile, all'interno di questa famiglia. Su sentieri e strade sterrate solcate da migliaia di pellegrini, a portare nel cuore e nella mente il ricordo della persona cara. Immersi nella natura, tra liberi spazi dove la mente e il cuore si indirizzano verso l'Alto a interagire e ricercare chi da questa vita terrena ci ha preceduti.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

In un video tutte le bellezze di Lierna

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