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Soldi pochi, idee tante: la Calcio Lecco riparte. «Facciamo fatica, ma vogliamo provare a migliorarci»

Angelo Maiolo e Domenico Fracchiolla sono stati confermati alla Direzione Generale e Sportiva. A breve la nomina del nuovo allenatore

Tanti argomenti in casa Calcio Lecco 1912 in vista della prossima stagione. Nella mattinata di sabato allo stadio “Rigamonti-Ceppi” hanno fatto capolino le figure di Angelo Maiolo e Domenico Fracchiolla, Direttore Generale e Direttore Sportivo della Calcio Lecco 1912. Trentacinque minuti per parlare del presente e del futuro, che dovrà scontrarsi con le difficoltà economiche dettate dal (lunghissimo) momento legato alla pandemia di Covid-19. Poco da aggiungere sul toto allenatore: detto che Ivan Javorcic è dato per prossimo al trasferimento al Südtirol, oggi i due profili lievemente in vantaggio sembrano essere quelli di Alberto Gilardino e Maurizio Domizzi. Ma «non c’è fretta», come spiegato dai due dirigenti in conferenza stampa. I due hanno rivelato anche che il patron Di Nunno, stretto tra tante difficoltà, ha ricevuto una lettera particolarmente apprezzata da parte di Dante De Capitani, sindaco di Pescate.

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La conferenza di Angelo Maiolo

Il dirigente prende parola prima delle domande:
«La società è felice che il nostro Direttore Sportivo sarà Domenico Fracchiolla nonostante le parecchie richieste ricevute. Ha fatto molto bene lo scorso anno, lo dicono i fatti. Un “grazie” a lui e alla famiglia Di Nunno per quanto sta facendo: è vero che il patron vuole ripartire, ma stiamo facendo veramente fatica dal punto di vista economico. Tutti noi abbiamo dato una piccola mano sugli stipendi, ma non so chi paga maggio e giugno in anticipo; oggi le casse sono a zero o quasi, la proprietà sta dimostrando per l’ennesima volta l’attaccamento a questa società, sta facendo veramente fatica anche solo a iscrivere la squadra. Il patron non vuole dei soldi per lui, ma da investire nella società stessa: ci siamo fermati con la palestra, non sono state installate le vetrate e questo è un segnale. Non vorrei più parlare di questa cosa, ma oggi ho preso la parola anche per questo».

Tipo di squadra:
«Conoscete il patron, non è un perdente. Non partirà mai dicendo che vuole semplicemente mantenere la categoria: vogliamo migliorare il sesto posto dello scorso anno, ma è chiaro che il Direttore avrà un budget da investire e su quello ci baseremo».

Sull’allenatore:
«Puntiamo a un allenatore giovane e con delle idee chiare, che dia grinta e voglia. Anche D’Agostino ha dato il suo, facendo bene».

Richiesta di due milioni e mezzo del patron:
«Non corrisponde a verità. Basta un segno minimo, il gesto, non tanto l’entità della somma. La lettera del sindaco di Pescate lo smuove, gli fa capire che non è solo. È chiaro che si sente abbandonato da tutti, il Comune non ha risolto il problema del “Bione”, la palestra e l’hospitality sono state create ma vanno terminate. Dopo aver fatto tutto ci siamo un po’ arenati, in questo momento ci sono delle difficoltà e lui si sente abbandonato da tutti. Come facciamo a prendere un giocatore da 100mila euro l’anno? Bisogna dare una mano a patron in questo momento, ma dimostrando attaccamento. Oggi è il numero uno in Italia, ha pagato gli stipendi per far andare in ferie tranquilli i ragazzi: trovatemene un altro, vi sfido».

La conferenza di Domenico Fracchiolla

La conferma:
«È un onore rimanere a Lecco, mi fa piacere. Avere attestati di stima dice che a livello professionale il percorso è giusto: bisogna migliorare da dove ci siamo lasciati. Ringrazio la famiglia Di Nunno per il rapporto di stima e affetto, mi hanno dato un’opportunità importante per poter lavorare al nord. Non devi dimenticarti di chi ti ha dato una mano e accolto. E poi non potevo andare via senza aver visto la Curva Nord piena…»

Obiettivo:
«Mantenere uno standard adeguato e dare fastidio su tutti i campi. Voglio una squadra più giovane, c’è una base sulla quale si può costruire, il mercato lo scorso anno fu molto complesso. Oggi la Calcio Lecco ha dato un segnale di programmazione e continuità: è normale che siamo molto più appetibili, se qualche obiettivo c’è sfuggito ora lo potremo portare a casa».

Che mercato ti aspetti? Reparto da rinforzare:
«Sicuramente partiremo dall’acquisto di under, sviluppando poi tutto il resto della squadra. Si partirà dalla base dell’anno scorso e poi svilupperemo anche il discorso tattico. D’Agostino è stato uno degli artefici della ricostruzione della Calcio Lecco lo scorso anno, con la doppia vittoria sul Como come ciliegina. A lui vanno i ringraziamenti più sentiti».

Sull’allenatore:
«Cercheremo un profilo giovane, daremo continuità a questo».

Puntare alla Serie B:
«L’obiettivo se lo devono porre altre squadre, investono grosse somme da tanti anni. Noi dobbiamo essere giovani e sbarazzini, con tanto entusiasmo e senza paura. Non sarà facile, il livello del campionato sarà più alto anche se il girone “A” sta dimostrando la propria capacità, non vale solo per l’Albinoleffe. Continuità e programmazione devono essere le nostre basi, per puntare alla “B” serve un budget importante che neanche quest’anno avremo. Poi, ci sono le idee e la capacità di buttare il cuore oltre l’ostacolo».

Serve un attacco forte per tutto il campionato:
«Credo fosse un reparto di tutto rispetto, abbiamo portato due giocatori in doppia cifra. Nel girone d’andata alcuni hanno fatto nettamente meglio, poi si sono persi. Ripartiamo da Iocolano, un top player che ha pochi paragoni in categoria».

Pissardo e Foglia:
«Marco ha ricevuto una nostra offerta, sarà lui a doverla valutare. È stato importante e la società prova affetto per lui, deve comprendere anche di diventare over. Ci sono competitor e ce ne sono tanti, ma speriamo che possa rimanere, anche perchè ci siamo sforzati per tenerlo. Fabio? L’infortunio mi ha amareggiato, poi ha perso un contratto lungo con l’Arezzo. Mi farò sentire con lui, capiremo come muoverci una volta scelto l’allenatore».

L’attaccante importantissimo desiderato dal mister:
«In questa fase il patron non ha entusiasmo, siamo noi che stiamo cercando di trasmetterglielo. Ieri gli ha scritto il sindaco di Pescate, l’ing. De Capitani: quattro pagine commoventi, gli hanno ridato forza. Oggi lui non è brillante e gli attaccanti costano, puntiamo a tenere Iocolano e poi vediamo l’altro. Dovremo avere delle idee».

Tempistica sulla scelta dell’allenatore:
«Non abbiamo fretta, il profilo sarà giovane e partirà dalla difesa a 3 sulla base che manterremo. Non si può prendere un lavoro e buttarlo a mare dopo un anno e mezzo, manterremo logica e principi».

Sui giocatori cardine:
«Abbiamo tante richieste in questo momento, ma vogliamo mantenere l’ossatura».

Su Doudou Mangni:
«Vediamo, è un ragazzo che ho nel cuore perché è eccezionale anche nei momenti di difficoltà. Ha un ingaggio importante a Catanzaro, dovremo valutare anche questo: oggi ci sono condizioni economiche diverse rispetto a quelle dell’anno prima».

Sulla continuità:
«Inseriremo giocatori importanti nello staff tecnico e dirigenziale. Saranno confermate l’area medica e via dicendo. Malgrati? Ha avuto un ruolo importante, è una persona di società e questa società ne ha bisogno. Rimarrà sicuramente nello staff tecnico: abbiamo idee chiare, con gli allenatori abbiamo posto questa condizione».

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