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Sabato, 20 Aprile 2024
Il talento / San Giovanni / Via Carlo Mauri

Beatrice Colli d'argento: ottima prestazione in Coppa Europa, “non esiste atleta migliore”

La giovane campionessa lecchese sugli scudi a Soure, in Portogallo, nella categoria junior. E il tecnico Fabio Palma torna a lodarla pubblicamente

Nuove soddisfazioni per Beatrice Colli. La forte atleta di Colico si è comportata in maniera egregia durante il fine settimana in Coppa Europa junior, specialità Boulder: dopo la finale di Chambery, disputata a inizio mese e terminata all'ultimo posto, la lecchese si è riscattata con un clamoroso secondo posto nella seconda finale raggiunta e andata in scena a Soure, in Portogallo. Qualificatasi per settima fra le dieci finaliste, Bea ha perso l'oro solo all'ultimo dei 4 problemi come al solito molto difficili, intestardendosi su una soluzione coordinativa troppo difficile.

beatrice colli campionato europeo 20211-2

"C'è ancora molto da migliorare in questo campo tecnico-strategico, ma nella finale c'era la slovena Tarkus che era la terza al mondo di categoria e, infatti, aveva dominato la qualifica e in finale è stata in enorme difficoltà - spiega Fabio Palma, allenatore di Beatrice Colli -. Noi siamo così, impariamo. Non è la prima volta che Bea si affida a una soluzione troppo difficile e non la cambia nei 4 minuti a disposizione per risolvere un blocco, però è anche vero che lei ha una forza e un'esplosività molto alta che le permette di pensare a delle soluzioni che altre scartano in partenza. Deve soltanto capire una cosa: è così forte che qualche volta esistono soluzioni più semplici da provare”. Ora Beatrice è prima nel ranking europeo U20 di Boulder e il 2 maggio partirà per la Corea per la Coppa del mondo di Speed.

Palma: “Atleta straordinaria, anche nelle priorità”

"Ho sempre speso molte parole e saccheggiato la mia conoscenza di aggettivi positivi per lei, solo noi due e sua mamma sappiamo davvero che dedizione e che ferocia ci siano dietro a questi risultati. Non esiste atleta migliore - la loda Palma -. Negli ultimi tre anni per una sola volta ha optato per una priorità sbagliata. Una carriera sportiva di alto livello la puoi costruire solo se accanto al talento affianchi scelte quotidiane mirate. Lei a Pasqua era a Innsbruck, due sedute al giorno in quei giorni. Dure e fisiche. Nessuna concessione. La socialità c'era con chi come lei ha il dono del talento e non lo spreca. ‘Il talento è grandemente sopravvalutato’, disse Kobe Bryant. Nel passato seguii, in un altro sport, tre fuoriclasse che decidevano di fare altro invece di allenarsi. Mi telefonano ancora dopo oltre 20 anni con enormi rimpianti. Anche la famiglia è importante, deve capire e ascoltare l'allenatore perché l'allenatore conosce meglio di qualunque famigliare la lista di priorità. Feste, pranzi, gite, settimane bianche... Sono tutte cose normali. Un fuoriclasse non è normale e ha altro da fare, anche per far esultare tutti noi. Bea è un fenomeno fisico e tecnico, ma tantissimi altri alteti disperdono già a 16 anni questi doni. E poi già a 20 anni sbattono la testa contro il muro per rimpianti. Quando a Van Halen chiesero cosa fece per diventare una rockstar e il migliore al mondo, lui rispose: ‘I play’. Io suono. Tutto il giorno, più di 10 ore. Bea play her game ogni giorno e si merita tutto e di più”.

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Fabio Palma, al centro con il microfono

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