Calcio, al Lecco non basta un tempo: la terna "asseconda" la rimonta della Pro Patria
Un gol di Malvestiti corona la perfetta prima frazione dei bustocchi, poi aiutati da Catallo e dagli assistenti nella loro rimonta, firmata da una doppietta di Piras. Espulso Dejori nel finale di gara
Primo tempo - Il Lecco scende in campo con il 4-3-3 e ritrova Garofoli, in veste di capitano, al centro della difesa, mentre Djibo "scala" in panchina al pari di Colombo e Locatelli. L'ex Bonazzi conferma invece il rodatissimo 3-4-3 come impianto di gioco, in cui trovano spazio alcune seconde linee, seppur d'invidiabile qualità. E sono i blucelesti a spaccare in due la gara con un lampo di Malvestiti, che all'ottavo minuto raccoglie un pallone uscito da un calcio d'angolo e, con uno splendido tracciante, fa secco Monzani. E' il preludio di un primo tempo fatto di corsa e aggressività, unite a una pulizia tattica di primissimo piano: la Pro Patria va fuorigiri, condizionata da un terreno di gioco tutt'altro che perfetto, e rischia ancora quando l'ex Marcone, con un tiro mancino, fa la barba al palo di destra. Iniziano poi le decisioni arbitrali d'appuntarsi sul taccuino: al 35' Caraffa viene fermato in fuorigioco mentre s'invola solitario verso la porta avversaria, al 40' Malvestiti viene fermato con molto, moltissimo mestiere dal difensore Angioletti, che sembra alzare la gamba dopo aver toccato il pallone in scivolata. Il Lecco va al riposo con un gol di vantaggio e già delle recriminazioni, ma è ancora niente in confronto a quello che accadrà nell'ora successiva.
Secondo tempo - Bonazzi rompe gli indugi e inserisce subito il play Disabato nella cerniera di centrocampo e la Pro inizia a far lievitare la sua prestazione: la pressione dei bustocchi diventa costante, al 10' l'ultimo entrato mette una perfetta palla sulla testa di Piras, che taglia bene il campo e fa 1-1. E così, dopo un altro fallo non ravvisato su Malvestiti, si compie la rimonta: Ferraro serve Santana in sospetto fuorigioco, il brasiliano gira alla ceca ancora per Piras e Dejori, appostato sulla linea, non riesce a salvare: 1-2. Nemmeno il tempo di terminare le proteste che è il tempo di accenderne altre quando Caraffa e Cannataro vengono messi giù nell'area di rigore ospite, con Catallo che ben si guarda dal fischiare. E se il sipario non cala qui, lo fa al 42', quando Dejori entra violentemente su Santic e prende con anticipo la via degli spogliatoi, espulso: peccato che il direttore si "dimentichi" di fischiare a monte l'ostruzione dell'attaccante e si limiti invece a cacciare dal campo il difensore bluceleste. Questo prima dei soli quattro minuti di recupero accordati, la ciliegina sulla torta di una direzione controversa.
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