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Calcio Lecco: i ragazzi del Settore Giovanile rischiano di andare a Milano. I genitori scrivono al sindaco Gattinoni

Netta la presa di posizione: “Così si tradiscono le nuove generazioni, noi non ci stiamo”

Sono settimane complesse per il Settore Giovanile della Calcio Lecco 1912. Giusto una settimana fa vi raccontavamo di come staff e ragazzi fossero stati obbligati a migrare verso lo stadio dopo aver trovato chiuso il centro sportivo “Al Bione” di via Buozzi. Ma, da allora, le incertezze sono state dissipate: la società bluceleste da mesi non ne vuol sapere di accettare le condizioni economiche imposte da Comune e InSport, di conseguenza la complessa macchina delle giovanili rischia di essere spostata in via definitiva nel Milanese, magari sui campi del Lombardia 1 di Bresso come avvenuto quattro mesi or sono.

Dopo la presunta quadra trovata ad aprile, quindi, il problema è (ri)esploso in tutta la sua forza: oggi, lunedì, e martedì i ragazzi di Under 17, Under 16, Under 15 e Under 14 si alleneranno a Costa Masnaga, ma per gli allenamenti di mercoledì 25 la destinazione è, al momento, ignota. Il Lecco aspetta i passi del Comune, primo fra tutti un sostanzioso intervento economico che passi da uno sconto sulle tariffe o da un contributo vero e proprio. I primi a subire gli effetti di questo sballottamento da un campo all’altro sono i ragazzi stessi, con le famiglie a ruota: da loro è partita un’iniziativa finita sul tavolo del Comune di Lecco; sulla scrivania del sindaco Mauro Gattinoni è arrivata una lettera dai toni pacati, ma decisi, che riportiamo integralmente.

Calcio Lecco, i genitori al sindaco: «Noi non ci stiamo»

“I nostri bambini, ragazzi, giovani hanno una passione sana e meritevole: lo sport.
Amano il calcio e al calcio danno ogni giorno il loro impegno, le loro energie, il loro entusiasmo.
Lo fanno in nome della loro squadra che porta il nome della nostra città: Lecco.
Ed è dal 1912 che Lecco ha una squadra da portare nel cuore.
Una squadra che ai nostri bambini, ragazzi, giovani ha a sua volta dato tanto: un sogno, un modello, sani principi, regole e disciplina e, nell’ultimo anno, una attenzione costante al loro benessere psico-fisico nel tentativo di arginare il più possibile gli effetti devastanti della pandemia.
Con allenamenti quotidiani on line o in presenza, quando possibile, con colloqui, schede di attività, progetti per il futuro, riunioni e supporto.
Una squadra è come una famiglia e quest’anno lo è stata ancora di più.
È incredibile, per usare un eufemismo, che l’amministrazione comunale lecchese non riconosca il valore aggiunto che un settore giovanile attento, presente, efficiente apporta ai giovani del territorio e che non faccia nulla per impedire la sua dispersione.
Noi, come genitori, non ci stiamo!
E chiediamo a gran voce che il Comune di Lecco risolva al più presto la situazione consentendo la prosecuzione dell’attività sportiva giovanile della Calcio Lecco 1912 presso il (l’unico) centro sportivo comunale Il Bione.
I nostri figli se lo meritano!
Non provvedere sarebbe tradire le nuove generazioni!

Le famiglie dei calciatori di Under 17, Under 16, Under 15 e Under 14.”

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