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Match Palermo-Basket Lecco, mano pesante del giudice sportivo con i siciliani

Green Basket multato di 450 euro per cori e offese contro gli arbitri. Il presidente Mantia inibito due settimane. La polemica tra le due società è proseguita sui social

Ha avuto uno strascico l'acceso finale di partita tra Green Basket Palermo e Gimar Basket Lecco domenica sera in Sicilia.

Le polemiche, dopo la nota ufficiale della società bluceleste per gli insulti ricevuti dai "tifosi" durante e al termine del match valido per la 24^ giornata di Serie B, sono proseguite con la risposta del Green Basket, tramite la propria pagina Facebook. Sono piovute critiche pesanti nei confronti del Lecco, con il presidente Marcello Mantia che ha, com'è naturale in questi casi, difeso la buona fede del pubblico palermitano, ma anche controbattuto con le accuse, citando inoltre il tardivo tesseramento dei Senior da parte del Lecco a inizio stagione (che, a suo dire, avrebbe "condizionato il campionato").

Il presidente bluceleste Antonio Tallarita ha preferito non riaccendere gli animi, ribadendo che la delegazione lecchese a fine partita ha subito un atteggiamento intimidatorio da una piccola parte del pubblico. 

A dare una "chiave di lettura" sull'ambiente decisamente caldo al palazzetto palermitano, ci ha pensato il giudice sportivo della Fip, che ha inflitto sanzioni pesanti alla società ospitante, il Green Basket. Comminate due sanzioni distinte: 275 euro per "utilizzo di strumenti sonori da parte di tifosi locali atti a turbare il regolare svolgimento della gara anche dopo l'invito rivolto dagli arbitri alla società volto a farli desistere, nonché offese collettive per tutta la gara, rivolte agli arbitri; lancio isolato sporadico a fine gara di un oggetto contundente (pallone da basket) con l'intento di colpire gli arbitri al loro ingresso nel tunnel che conduce negli spogliatoi".

A questa sanzione se ne aggiunge una seconda da 175 euro per "comportamento non regolamentare da parte dello speaker (offendeva gli arbitri in più occasioni e fomentava gli arbitri contro gli stessi)".

Infine il presidente Marcello Mattia è stato inibito per due settimane, dal 28 febbraio al 13 marzo 2018, perché "si sporgeva dalla ringhiera affacciandosi nel tunnel degli spogliatoi per offendere e minacciare pesantemente il secondo arbitro".

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