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Mornati torna in pubblico: «La squalifica di quattro anni è una brutta pagina di sport»

Il canottiere ha scelto Mandello per sostenere la sua buona fede, accompagnato dal sindaco Riccardo Fasoli.

I vent'anni di carriera parlano per Mornati. «Ho sempre combattuto attivamente il doping, non solo a parole - ha ribadito - Ho sempre messo a disposizione il mio sangue e le urine in qualsiasi controllo per la scienza perché le studiassero, e anche quel fatidico 6 aprile avrei potuto saltare il controllo perché era fuori dal mio slot orario obbligatorio ed ero lontano dalla zona del prelevamento, ma sono andato spontaneamente, a cuor leggero, in buona fede. Quindi sono rimasto sorpreso alla positività e la sentenza, che questa buona fede non l'ha proprio presa in considerazione».

Accorato è stato anche l'intervento del primo cittadino mandellese, Riccardo Fasoli. «Ci tenevamo ad averlo qui, perché è cresciuto con noi - ha dichiarato - Ci sembrava anche giusto, dopo mesi di silenzio, portare al pubblico la sua tesi. Nel frattempo abbiamo letto di "Mornati dopato" o del fatto che dovrebbe sparire dal mondo dello sport, ma volevamo mettere in risalto la sua integrità morale e lo abbiamo fatto volentieri nel suo paese di nascita. Credo che, in quest'epoca, dovremmo essere tutti meno superficiali nei giudizi e approfondire meglio le vicende, andare in profondità».

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