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Condizioni proibitive: Oriana interrompe la traversata della Manica

Onde alte, forti correnti, crampi e contrattura: il campione lecchese si ferma dopo 8 ore e 45'. «Ho imparato tanto. Tornerò fra un anno, ancora più preparato»

Andrea Oriana non ce l'ha fatta. Il campione lecchese è stato costretto ad abortire il tentativo di traversata della Manica dopo 8 ore e 45' di nuoto e 31 km percorsi, con partenza da Dover verso Calais.

Decisiva, per l'abbandono dell'impresa, le complicate condizioni dell'oceano, con onde alte e una corrente contraria che spingeva Andrea lateralmente. Oriana, per far fronte a tutto questo, si è procurato crampi alle gambe e ai polpacci, una contrattura alla scapola sinistra, gola e lingua infiammate per l'acqua marina ingerita. I 15° C dell'acqua e la marea che spostava la barca fuori rotta aumentando il tragitto di ben 10 chilometri hanno indotto lo staff a interrompere il tentativo, anche perché stabilire il record italiano sarebbe stato impossibile. 

Oriana pronto a partire: obiettivo record italiano

«Sto bene e questa esperienza mi ha insegnato tanto ma non ero più nelle condizioni di poter continuare a nuotare - ha scritto Oriania sulla propria pagina Facebook - Mi dispiace per tutti voi che mi avete seguito e supportato, per il mio team, i miei sponsor e la mia meravigliosa famiglia». 

Proprio i famigliari hanno riservato una bella sorpresa ad Andrea, attendendolo al rientro in albergo. Oriana ha già annunciato che il sogno non finisce qui: ci riproverà fra un anno, migliorando ancora, se possibile, il percorso di avvicinamento alla traversata per fronteggiare le condizioni proibitive della Manica. 

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