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Elia, brutto colpo: crociato rotto, deve operarsi. “Tornerò più forte”

L'attaccante 23enne di scuola Atalanta è cresciuto a Lecco e torna spesso in città. A Palermo era partito bene: 10 partite, 3 gol e 1 assist

Brutto colpo per Salvatore Elia e il Palermo. Il 23enne attaccante rosanero ha rimediato la lesione del legamento crociato anteriore ed la lesione distrattiva del legamento collaterale esterno del ginocchio destro, come confermato dagli esami strumentali eseguiti giovedì a Villa Stuart (Roma). Il "77", 3 gol e 1 assist in 10 partite, “si sottoporrà pertanto, di comune accordo con l'Atalanta (il calciatore è di proprietà del club nerazzurro), ad un trattamento chirurgico per la ricostruzione del legamento”. I tempi di recupero sono generalmente stimati in 6 mesi: difficile pensare a un rientro prima di fine aprile. La sensazione era stata subito brutta, vista l'uscita dal campo in barella durante l'incontro di domenica con il Cittadella (0-0).

Nato a Prato, l'attaccante esterno è figlio di Firmino Elia, a sua volta attaccante e protagonista a Lecco durante la stagione 1995/1996 (Serie C2, 33 partite e 12 gol). Salvatore, ancora di proprietà dell'Atalanta, è cresciuto all'ombra del Resegone ed è tornato spesso da queste parti durante le pause, confermando di avere un legame solido con la sua città d'adozione nonostante i tanti anni passati tra Juve Stabia, dove si è fatto conoscere anche tra i grandi, Perugia e Benevento: due i campionati di Serie C messi nel palmares personale, conquistati da grande protagonista con la maglia delle Vespe e in Umbria.

“Tornerò più forte”

Il classe 1999 ha diffuso un messaggio sul proprio profilo Instagram: “Quando ero ragazzino e sognavo di fare il calciatore non avrei mai pensato che avrei dovuto passare anche questi momenti. Sono giorni che cerco di trovare un lato positivo e la forza per affrontare di nuovo questa sfida anche se tutto quello che vedo e penso in questo momento è nero. In questi giorni ho capito che a volte il destino è già scritto e che puoi provare a fare tutto il possibile ma quando una cosa ti deve succedere, accade e basta e lì la vita ti mette davanti a delle scelte. Le persone quando guardano le partite pensano che sia tutto facile e che tiriamo solo calci a un pallone. Ma invece il calcio non è solo questo. Devi lavorare a 360 gradi a livello mentale, a livello nutrizionale, a livello fisico non avendo mai la certezza che tutto vada sempre per il meglio e nel migliore dei modi. Quando ti succedono queste cose, il mondo per te crolla, le parole iniziano a mancarti e ti ritrovi a dover scegliere se affrontarlo o farti abbattere. Visite su visite sperando che ci sia almeno un dottore che ti dica che stai bene e darti un minimo di speranza ma alla fine ti ritrovi al verdetto finale. Io affronterò questa situazione perché so di poter dare ancora molto e già non vedo l'ora di tornare a farlo. Grazie a tutte le persone che mi hanno scritto, nei prossimi giorni mi sottoporrò all'intervento e poi conterò i giorni uno alla volta per tornare in campo, e lo farò tornando ancora più forte di prima. Un in bocca lupo va anche ai miei compagni e a tutto il Palermo che non potrò aiutare ma sono sicuro che si solleveranno da questa situazione nel migliore dei modi.
Grazie a tutti. A presto. Elia”.

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