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Calcio, un pessimo primo tempo condanna il Lecco a Ponte San Pietro

Il Pontisola segna tre reti nella prima mezz'ora, ma i blucelesti possono recriminare per alcune decisioni arbitrali avverse. Zona playout ora distante quattro punti

Primo tempo - Bertolini schiera i suoi con il 4-2-3-1, posizionando i nuovi arrivi Cannataro e Cataldi sulla trequarti. In difesa trovano invece spazio Dejori e Djibo, entrambi posizionati nella zona sinistra della linea a quattro. In "mezzo" Colombo e Karamoko. Il Pontisola dell'ex Curioni è invece ancorato al suo 4-3-3 d'ordinanza, che, seppur privo di Signorelli Remuzzi, dispone di non poca qualità. La partita, che scivola inizialmente tra un coro di contetazione e l'altro nei confronti di Bizzozero, liberato in settimana, s'incentra in un continuo batti e ribattsulla trequarti difensiva dei blucelesti, potenzialmente pericolosi anche in ripartenza. Al solito, la prima palla-gol è oro per gli avversari: lancio sulla destra per Ferreira Pinto, appoggio volante del brasiliano per Romanini e girata in porta vincente da parte del 20enne attaccante. Il Lecco comunque non demorde e, anzi, sfiora il pareggio con una punizione di Cannataro ben deviata da Pennesi sopra la traversa (26'). Punizione che invece vuol dire raddoppio per il Pontisola poco dopo (29'): sulla seconda palla calciata dai 25 metri e deviata da un bluceleste si avventa infatti Thomas Capelli, che, in ampio fuorigioco, fa secco Salvatori. Veementi le proteste degli ospiti, ma (ovviamente) non portano a nulla. Sul tris c'è invece poco da recriminare: sulla palla crossata da Ruggeri è evidente la compartecipazione di portiere e Malvestiti nell'errore che porta al facile tap-in di Matteo Capelli. Il sipario sulla prima frazione cala senza che ci siano altri sussulti.

Secondo tempo - La ripresa si apre con un'altra, dannosa decisione per il Lecco, cui viene negato un rigore solare da Panettella per un atterramento di Meyergue a zero metri dalla porta di Pennesi. Niente, si continua. E i blucelesti vanno vicini alla rete anche al quarto d'ora, quando è Thomas Capelli, con un bell'intervento, ad anticipare la battuta a rete di Cataldi dal limite dell'area piccola. I blucelesti giocano in avanti, arrivano sulla trequarti ma non riescono mai a sfondare, a differenza dei blues, che a metà ripresa sfiorano il poker con Romanini e Pedrocchi, i cui tentativi vengono respinti a difesa dalla retroguardia. L'ultima occasione la butta via Meyergue, che al 45' dribbla tutti tranne Espinal, bravo nel chiudere la porta all'ex compagno di squadra, colpevole invece di non aver calciato quando ne aveva l'opportunità.

Mercoledì alle 14.30 sarà già tempo di tornare in campo al "Rigamonti-Ceppi", questa volta contro la Pro Patria terza in classifica in un match decisamente complicato. Come sempre, ciò non significa partire già battuti.

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